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Adesso è certificato: nell’area ex Pozzi ci sono rifiuti speciali pericolosi

L’ARPAC invia la relazione alla Procura della Repubblica
17/9/2015 12:37

Calvi Risorta – A distanza di qualche mese sono finalmente sono arrivati i risultati delle analisi effettuate dall’Arpac di Caserta nella discarica ex Pozzi. Nella relazione firmata dal professore Andrea Buondonno e inviata alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, vengono riportati dati tutt’altro che rassicuranti. Secondo i tecnici, in 13 dei 24 campioni analizzati è stata riscontrata la presenza di “rifiuti speciali pericolosi”: zinco, piombo, acido ftalico, clorometano, cromo 6, idrocarburi pesanti, Pcb. Lo stesso Buondonno, che pur in un primo momento aveva invitato a non creare allarmismi, riporta che alcune sostanze (come ad esempio lo zinco), seppur indispensabili all’alimentazione umana, in dosi massicce si trasformano in elemento nocivo che può favorire l’insorgere di carcinomi. Inoltre, a conclusione della relazione, il docente sottolinea che “è necessario provvedere alla rimozione e messa in sicurezza dei rifiuti, a partire da quelli più pericolosi contenenti Cromo o Clorometano”.
Mentre il dossier redatto dal “Comitato per l’Agro Caleno: No Centrale a Biomasse” finisce davanti alla commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti, nell’opinione pubblica locale ci si interroga ancora una volta sugli effetti che stanno avendo e che hanno avuto i rifiuti interrati nell’area industriale che abbraccia i comuni di Calvi Risorta e Sparanise, soprattutto alla luce dell’immobilità delle istituzioni che dovrebbero tutelare la salute pubblica. Dopo questo ulteriore step della magistratura, le istituzioni competenti finalmente decideranno in che modo tutelare la salute pubblica?
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