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Annalisa Martinisi incanta il teatro dell'opera di Leopoli in Ukraina

Ancora un grande successo per l'artista di S. Felice
17/10/2016 21:52

Leopoli (Ukraina) - L’ambasciatrice della musica napoletana Annalisa Martinisi, già nota ai palati fini grazie al suo ambizioso progetto di tradurre le canzoni classiche della tradizione napoletana in francese, con arrangiamenti in chiave jazz, fusion, world e tango, questa volta diventa una star dell’Ukraina portando al di là dei Carpazi le perle della nostra tradizione, riarrangiate e cantate in lingua ukraina, tradotte da Bohdan Stelmakh (famoso poeta, traduttore, drammaturgo e romanziere ukraino).
Un grandissimo successo, quindi per la Martinisi, che ha letteralmente mandato in visibilio il 12 ottobre scorso, il pubblico dello storico teatro della “piccola Parigi” (così è definta la città di Leopoli, patrimonio dell’Unesco, ndr), già sulle prime note di Anema e Core, cantata in duetto con l’artista ukraino Orest Tsymbala, padrone di casa, per poi proseguire con la sua band un percorso musicale che ha visto brani immortali come Passione, Tu si na’ cosa grande, Canzona appassiunata, Reginella, Guaglione, cantate in lingua ucraina, e poi Segretamente, Maruzzella, Nun è peccato, Guapparia, per finire con ‘A Rumba de’ scugnizzi, canzone scelta da Annalisa per il video promozionale del suo ultimo lavoro discografico “Ames en voyage – Passion” (youtu.be/Ji5Tq99tOPk). Complici la magia della sua voce, la sensualità con cui Annalisa domina il palco, l’immortale bellezza dei brani proposti e l’originalità degli arrangiamenti e del progetto stesso, il pubblico dell’Opera Theatre, non riuscendo a contenere l’entusiasmo, alla fine dello spettacolo, all’impiedi, ha omaggiato l’artista con un lunghissimo applauso. La band che ha accompagnato Annalisa, è composta da musicisti di grande caratura, a partire dal pianista, il noto arrangiatore M° Nuccio Tortora, da Salvatore Torregrossa alla fisarmonica, Mario Toscano alla batteria, Fabio Notari alla chitarra, Raffaele Sgammato al contrabbasso e la piacevole e preziosa collaborazione della violinista Katherina Gryvul e del percussionista Oleg Pidkivka. Il successo è stato tale che sono già in programma diverse ulteriori tappe nei teatri di altre importanti città della nazione del tridente e verso la fine della primavera prossima, anche un lavoro discografico in lingua ucraina.
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