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Incendio in un terreno sull'Appia: in fiamme il filtro dell’aria della centrale

Sul posto sono giunti immediatamente i Vigili del Fuoco
11/8/2017 21:48

Sparanise - Nel primo pomeriggio di oggi un incendio è stato appiccato in via Appia, all’altezza di un terreno agricolo confinante con la centrale termoelettrica della Calenia Energia. Complice il forte vento di mare, il fuoco ha preso immediatamente forza bruciando sterpaglie e cespugli al punto tale che il personale di Calenia Energia, accortosi delle fiamme, nonostante non interessassero il perimetro dell’impianto, ha immediatamente attivato la procedura di sicurezza prevista in casi del genere. Contestualmente il personale ha chiamato anche i vigili del fuoco che di li a poco si sono recati sul posto. Va chiarito in primis, onde evitare speculazioni di sorta e per una corretta informazione, che non c’è stato alcun danno che potesse rappresentare pericoli per la salute umana, anche in considerazione del fatto che tra l’area in cui si è sviluppato l’incendio ed il perimetro della centrale c’è una strada di 12 metri ed un muro di 3 metri, ragion per cui le fiamme non hanno minimamente interessato il corpo dell’impianto fatta eccezione del filtro che alimenta il compressore della Turbina a Gas. L’Air Intake, questo il nome del sistema, aspirando l’aria ha assorbito automaticamente anche lapilli ancora accessi provenienti dagli alberi al alto fusto intanto andati a fuoco, che una volta a contatto con le membrane di tela di cellulosa che compongono la parte esterna del filtro, ha preso fuoco. Il sistema filtra l’aria in ingresso al compressore della turbina prima che vada in camera di combustione. Il fumo e le fiamme hanno fatto attivare automaticamente i sistemi antincendio interni che hanno immediatamente spento l’impianto. Va detto, per chiarire ulteriormente chi ci legge, che il materiale andato a fuoco non è tossico e che l’intero ciclo è strutturato secondo uno elevato standard di scurezza ragion per cui a fronte dell'evento occorso é stato immediatamente interrotto in automatico il flusso di gas all'intero impianto. Dunque si è trattato solo di un grande spavento che ha fatto accorrere sul posto le autorità cittadine. Il sindaco Salvatore Martiello, unitamente al comandante della Polizia Municipale Fusco ed al maresciallo dei Carabinieri Bisesto si sono immediatamente recati sul posto per accertarsi dell’accaduto mentre i vigili del fuoco, con la collaborazione del personale di Calenia Energia spegnevano le fiamme nel terreno confinante. Più tardi il capo centrale si è recato al comando della stazione dei Carabinieri per sporgere regolare denuncia contro ignoti. Ad incendio domato, il primo cittadino di Sparanise ha diramato un comunicato audio sui gruppi dei vari social network nel quale ha chiarito le dinamiche dell’accaduto e rassicurato i cittadini. Questi sono i fatti, documentati dalle foto, che dovrebbero chiarire in modo oggettivo ed incontrovertibile, al netto delle chiacchiere e della ormai immancabile speculazione mediatica, come sono andate realmente le cose. Di certo però, questa torrida estate, ha messo a nudo tutte le criticità che interessano il territorio caleno, da troppo tempo abbandonato, sotto tutti i punti di vista dalle istituzioni nazionali e regionali. Incendi dolosi, disastri ambientali, bonifiche mai fatte, speculazioni di ogni genere e sorta, unitamente a responsabilità mai accertate, stanno distruggendo un territorio che, considerate le potenzialità, dovrebbe assurgere alle cronache nazionali per ben altri motivi. Ciò detto, è però necessario oltre che doveroso, fare un passaggio su cosa è diventato oggi il mondo dell’informazione e sull’etica che dovrebbe scandire la messa on line e la pubblicazione di ogni singolo articolo. Se per catturare like o retwitt, che si trasformano poi in visibility ed introiti pubblicitari, si arriva a scrivere assurdità di ogni genere vuol dire che l’informazione è messa veramente male. Dov’è finita la professionalità di chi, dopo aver studiato e lavorato per diventare operatore dell’informazione, è costretto a sparare quotidianamente bufale assurde per incassare qualche soldo ? Perché non ci si documenta più e non si accerta la verità oggettiva, come avveniva un tempo ? Infine, merita 30 secondi di attenzione anche la follia quotidiana che esplode quotidianamente sui social network. Con il facile accesso ai vari Facebook, Twitter Instagram e compagnia cantata, unitamente alla smisurata disponibilità di smart phone perennemente connessi, chiunque si è auto convinto di essere un operatore dei media da premio Pulitzer. Ebbene, per favore, qualcuno si dia una regolata per favore. La mania compulsiva della democrazia partecipata ad ogni costo ed in ogni momento, sta generando danni incalcolabili alla credibilità di un sistema dell’informazione che non riesce più ad avere l’autorevolezza di un tempo neanche troppo lontano. Ormai non c’è più differenza nella percezione di una notizia vera ed una fake, come si dice in gergo. Allora bene ha fatto oggi l’ex vice sindaco Luigi Coppolino che su un gruppo whatsapp in risposta all’esplosione della psicosi da allarmismo ha scritto una frase che è necessario condividere per l’alto valore educativo: “Chiudetevi dentro, ma staccate internet”.
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