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Il sindaco Martiello è stato ascoltato dal giudice Campanaro:i possibili scenari

Dalla decisione del GIP si determinerà il futuro della città
16/2/2019 2:39

Sparanise - Nella mattinata di venerdì il sindaco Salvatore Martiello, accompagnato dagli avvocati Angelo Raucci e Giovanni Zannini, si è presentato a Santa Maria Capua Vetere e dinanzi al GIP Nicoletta Campanaro si è sottoposto all’interrogatorio di garanzia. Martiello, incalzato dal giudice, per due ore e mezza, ha risposto alle domande argomentando punto per punto ogni passaggio relativo alla vicenda che lo vede ancora agli arresti domiciliari. Al termine dell’interrogatorio è stato riaccompagnato a casa dove resterà fino a nuove disposizioni del giudice. A margine dei chiarimenti forniti nel corso dell’interrogatorio, probabilmente già nella giornata di lunedì, i legali Raucci e Zannini decideranno, in base al parere che emergerà, se produrre istanza di scarcerazione direttamente al GIP Campanaro, oppure ricorrere al Tribunale del Riesame della Corte di Appello di Napoli. La scelta influenzerà l’eventuale durata della restrizione della libertà personale del sindaco che riceverà comunque risposta alle sue istanze in tempi relativamente rapidi. Detto questo, proviamo ad immaginare gli scenari e le possibili conseguenze anche in chiave amministrativa oltre che analizzare il sentiment popolare.
Ipotesi n°1: Il GIP di Santa Maria Capua Vetere non riterrà esaustive le risposte e le argomentazioni fornite dal sindaco Martiello in sede di interrogatorio e quindi non revocherà gli arresti domiciliari. A quel punto, gli avvocati Raucci e Zannini opteranno per l’istanza di scarcerazione direttamente al Tribunale del Riesame di Napoli. Tempi di attesa: da 5 a 15 giorni. Nell’eventualità neanche troppo remota che il sindaco Martiello, disgustato fino alla nausea, per la gioia di chi non lo ama, dovesse comunicare le sue dimissioni da sindaco, i tempi si ridurrebbero notevolmente perché andrebbe immediatamente a decadere l’eventuale reiterazione del reato o possibilità di inquinamento delle prove, ancorata al ruolo di pubblico ufficiale. Sotto l’aspetto politico, invece, la non scarcerazione produrrebbe i seguenti due effetti: A) Se Martiello non si dimette e deciderà di affrontare la vicenda giudiziaria da “sindaco sospeso”, Sparanise sarà amministrata per i prossimi 18 mesi dal vice sindaco in carica Gaetano Di Maio; -------- B) Se Martiello dovesse decidere di dimettersi dopo il 28 febbraio, l’amministrazione decade ed il Prefetto di Caserta nominerà un Commissario Prefettizio che guiderà il Comune fino al giugno 2020, data fissata per le elezioni Regionali e Comunali; ---------- C) Se Martiello dovesse decidere di dimettersi la settimana prossima, l’amministrazione comunale decadrebbe automaticamente e con molte probabilità gli sparanisani potrebbero votare alla prima tornata elettorale utile che è quella del 28 maggio, in concomitanza con le Elezioni Europee. Eventualità per la quale, secondo i rumors circolati in determinati ambienti politici locali, qualcuno si starebbe già preparando alla composizione di un listone unico, mentre altri, invece, sosterrebbero che le liste in preparazione sarebbero già due se non addirittura tre, oltre a quella uscente, per un totale di quattro. ---------------------- Ipotesi n° 2. Il GIP di Santa Maria Capua Vetere riterrà esaustive le risposte e le argomentazioni fornite dal sindaco Martiello in sede di interrogatorio, revocherà gli arresti domiciliari ed archivierà il caso. ---------- A) Martiello tornerebbe immediatamente libero, il Prefetto revocherebbe la sospensione ed il sindaco potrebbe riprendere il suo ruolo, ( magari in attesa degli effetti di uno dei 150 e passa esposti recapitati presso Procura della Repubblica, Corte dei Conti, tutti i Ministeri con e senza portafoglio, Agenzia delle Entrate, ANCI, Agenzia del Territorio, Comando Provinciale dei Carabinieri, Prefettura, Questura, Guardia di Finanza, INPS, INAIL, Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali, ASL di Capua e di Caserta, Autorità sulla Vigilanza per i Lavori Pubblici, ASI, Agenzia Spaziale Italiana, Commissione Europea, Corte di Giustizia Europea, Parlamento Europeo, Unione Europea, Banca Mondiale, FAO, ITC, OCSE, NATO, NASA, ONU, WTO, DEA, ed ancora Lega Antivivisezione, LIPU, LEIDAA, ENPA, Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia, no forse questa è meglio di no…, Unione Nazionale Mutilati per Servizio, Lega Navale Italiana, Federazione Italiana Tempo Libero, Associazione Nazionale Dopolavoro Ferroviario, Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi di Guerra, Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, Associazione Nazionale delle Bande Italiane Musicali Autonome, dei Gruppi Corali e della Musica Popolare Italiana, EURATOM, ENAC, WWF e Lega Nazionale per la difesa del Cane …) cosi da arrivare a fine mandato che, per la cronaca, è previsto per giugno 2021. ----------- B) Il GIP di Santa Maria Capua Vetere non riterrà esaustive le risposte e le argomentazioni fornite dal sindaco Martiello in sede di interrogatorio di garanzia, gli avvocati Raucci e Zannini opteranno per l’istanza di scarcerazione al Tribunale del Riesame di Napoli che accoglierà l’istanza, revocherà gli arresti domiciliari, ma inizierebbe il processo presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Martiello non si dimetterebbe e proseguirebbe il suo mandato da imputato in attesa di sentenza. ----------- C) Il GIP di Santa Maria Capua Vetere riterrà esaustive le risposte e le argomentazioni fornite dal sindaco Martiello in sede di interrogatorio di garanzia ma rinvierebbe gli atti in Procura per incardinare il processo. Martiello si dimetterebbe da sindaco dopo il 28 febbraio, affronterebbe il processo da uomo libero, l’amministrazione decadrebbe ed il Prefetto invierebbe un Commissario fino al giugno 2020 quando gli sparanisani rivoterebbero per il Comune. ------------ Ora, analizzati gli scenari giudiziari e politici, ci si consenta un breve pensiero sull’uomo Salvatore Martiello e non verso il sindaco di Sparanise. In questi giorni l’immagine di una persona sempre attiva, positiva e propositiva, che per 40 anni ha vissuto dedicandosi alla famiglia, allo studio, allo sport, alle amicizie ed alla vita vissuta da cittadino modello, è stata letteralmente devastata, stuprata, offerta in pasto agli sciacalli di quella che non può essere definita neanche lontanamente corretta informazione e sottoposto ad una gogna mediatica alla stessa stregua di un qualsiasi Totò Riina, sanguinario capo della Mafia. Nessuno ha pensato al suo essere un uomo, un marito, un figlio, un padre di una bambina di 1 anno ed in attesa di una seconda figlia che nascerà tra poche settimane, un imprenditore che dà lavoro ad una ventina di famiglie, una persona perbene. Ecco, fermatevi un attimo e riflettete: come vi sareste sentiti al suo posto? Vi sembra normale che in Italia, dove secondo la Costituzione della Repubblica si è presunti innocenti fino al terzo grado di giudizio, un cittadino debba vedersi privato della libertà personale prima ancora di essere processato? Vi sembra civile e garantista un Paese in cui, senza neanche iniziare un processo, si permette la distruzione preventiva della reputazione di un individuo che poi, come è avvenuto ormai centinaia di volte, dopo un calvario che può durare quasi sei anni, perché tanto dura mediamente un processo penale, viene magari assolto? Chi restituirà la reputazione alla persona o la credibilità al politico? Dopo un calvario di 2000 giorni vissuti da imputato, se va bene, troverà la notizia dell’assoluzione in un colonnino di quattro righe, senza fotografia, in fondo ad una pagina di cronaca provinciale. Allora tutti quei soloni, cialtroni e pennivendoli, che si sono sperticati con titoli sensazionalistici ad evidenziare il malcostume della politica e la degenerazione morale di chi la pratica, e che nel farlo hanno scelto di sbattere il mostro in prima pagina per vendere una copia in più, o peggio ancora per ottenere un click in più sulla pagina virtuale dei pseudo giornaletti di provincia, senza mai pensare alla persona, che faranno? Gireranno vigliaccamente la testa dall’altra parte e poi, servili, la chineranno in avanti in attesa del nuovo mostro da scarificare all’altere della barbarie, con buona pace del più elementare dei principi deontologici. E voi, nemici giurati che in nome di una presunta ed inesistente verginità morale, o di una ipocrita ricerca della verità e della giustizia alla quale neanche voi credete, e puntate l’indice con inumano livore, finché siete in tempo, fermatevi un attimo. Riflettete attentamente per 10 secondi e meditate, perché se l’Italia è diventata il Paese della giustizia ingiusta che presume la colpevolezza e non l’innocenza è anche colpa vostra! Ma ricordate: con il sistema che avete contribuito a costruire per la bramosia del potere, domani potrebbe capitare anche a voi… Si, quando meno ve lo aspettate, anche a voi!
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