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180 anni fa nasceva la Napoli-Portici, la prima linea ferroviaria d’Italia

Poco dopo nacque la stazione ferroviaria di Sparanise
3/10/2019 13:20

Portici/Sparanise (Vittorio Savino)– Ricorre oggi l’anniversario dell’inaugurazione della prima linea ferroviaria italiana, la Napoli-Portici. La più antica strada ferrata d’Italia voluta da Re Ferdinando II, grazie alla quale il sud borbonico ebbe uno sviluppo industriale e tecnologico tale da portare l’intera area tra le più avanzate d’Europa e del Mondo. La linea, lunga 7 chilometri e 640 metri, fu progettata e realizzata dall’ingegnere Armando Giuseppe Bayard de la Vingtrie, che ottenne la concessione nel 1836 per realizzare un tracciato ferrato che mettesse in connessione Napoli capitale ed il resto dell’allora Regno delle Due Sicilie. Di li a qualche anno la linea venne estesa a Castellammare di Stabia, e successivamente Pompei, Angri, Pagani e Nocera Inferiore. La linea poi, dopo una lunga attesa dovuta ai lavori per la costruzione del tratto laziale sotto il dominio dello Stato Pontificio, si allungo ulteriormente verso nord dove arrivò e si fermò solo in concomitanza dell’unità d’Italia, nel 1861, proprio nella nostra Sparanise con il ricongiungimento della linea Napoli-Cassino-Roma. Qualche decennio più tardi, nel 1892, seguendo un originale progetto ideato dai regnanti borbonici, fu realizzata ed entrò in funzione la linea degli aurunci, altresì nota come Sparansie-Gaeta. La via del mare che attraversava l’alta Campani e si collegava con il golfo di Gaeta, considerata di una bellezza suggestiva e senza tempo, rimase in funzione fino al 1957, anno in cui se ne decise la soppressione. Di quella linea rimane poco o nulla ma nel tratto che collega Formia e Gaeta da tempo si sente parlare di una imminente riapertura. Queste ricorrenze fanno tornare in mente un periodo della storia pre e post unitaria che ha sempre visto la nostra Sparanise avere un ruolo di rilievo. Re, Regine, Papi, Ambasciatori, Ministri, Poeti, Pittori, Intellettuali, Artisti, Politici, Industriali, Sportivi, insomma tutti, ma proprio tutti, grazie alla felice ed invidiabile posizione geografica, sono passati per Sparanise Quella importanza strategica che oggi, nella società post-industriale e digitalizzata, risulta difficile da riscontrare e che ha declassato la cittadina calena, un tempo ombelico del mondo, ad un semplice ma romantico luogo di transito per viaggiatori e residenti.
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