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L’Arco, Martiello e Trabucco propongono soluzioni anti crisi alla maggioranza

Chiesti interventi economici a favore di chi è in difficoltà
28/3/2020 16:3

Sparanise – Il nuovo fronte della minoranza consiliare guidato da Giancarlo L’Arco e composto da Maria Grazia Martiello e Anna Trabucco, ex assessori della giunta Martiello e da qualche mese fuoriuscite dalla maggioranza, aprono al dialogo e provano ad avanzare proposte concrete nel tentativo di arginare la crisi non solo sotto l’aspetto sanitario ma soprattutto economico. “Ci sono momenti nella storia di ogni comunità, - si legge nel comunicato stampa congiunto - in cui ognuno è chiamato a fermarsi ed a riflettere sulle proprie scelte. Lo stato di pandemia che stiamo attraversando è uno di quei momenti. Circostanza, quest’ultima, in cui non è facile agire ed operare,in particolare per chi rappresenta le istituzioni sul territorio, perché qualunque cosa si faccia, seppure fatta nell’interesse dei cittadini, rischia di essere sbagliata”. I tre consiglieri tornano quindi sul tema dell’ordinanza restrittiva emessa da Martiello e poi revocata.” Quanto è accaduto a Sparanise, negli ultimi giorni, dimostra come, ad oggi, nel nostro Comune, ci sia tanta confusione ed imprudenza,nella gestione dell’emergenza, difficoltà dettata proprio dall’impossibilità di fronteggiare, da soli, una problematica di tale portata. L’esempio lo abbiamo avuto con l’emanazione dell’ordinanza Sindacale n. 37 del 22.03.2020,la quale è apparsa, da subito, non solo illegittima, in quanto contrastante con le disposizioni nazionali e regionali, ma cosa più importante, inadeguata a prevenire o ridurre il rischio di contagi, tanto da dover investire ufficialmente S.E. Prefetto di Caserta, il quale ha condiviso pienamente le nostre perplessità e le nostre doglianze, dichiarandone l’inefficacia e decretandone la revoca. Questo è il dato oggettivo, scevro da polemiche e pregiudizi, semplicemente ci sono atti che non possono essere adottati perché eccedono i propri poteri, seppur ritenuti utili alla collettività. Chi amministra ha l’obbligo morale e il dovere civico di confrontarsi con tutti. Nel caso di specie, a nostro avviso, bisognava confrontarsi principalmente con i commercianti, prima di prendere decisioni affrettate e sconvolgere l’equilibrio organizzativo che erano riusciti a trovare, nonostante le difficoltà operative. Il dissenso non è scontro o contrapposizione ma, a volte, indica che è necessario un confronto plurilaterale, per convergere verso un obiettivo comune che, in questo caso, è quello di trovare la soluzione migliore per contenere l’emergenza sanitaria e per fronteggiare l’aspetto economico, al fine di dare un sostegno a chi è in difficoltà”. (Per correttezza e dovere di cronaca è opportuno ricordare che la revoca dell’ordinanza è avvenuta all’indomani della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del Decreto Legge n° 19 che disciplina le nuove disposizioni in materia di quarantena e non solo, al quale tutti i comuni d’Italia devono adeguarsi, ndd). I tre consiglieri passano poi alla fase propositiva. “Nell’ottica di una convergenza propositiva, abbiamo individuato alcune misure che poniamo, ufficialmente, all’attenzione dell’Amministrazione. - Istituzione di un fondo di solidarietà per gli esercizi commerciali, nonché per tutte le imprese produttive del nostro territorio, comprese le partite Iva, chiuse in virtù del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, attraverso l’erogazione di un contributo, una tantum,di € 1500, da ripetere in caso di perdurante stato di emergenza sanitaria, azzerando, altresì, tutte le imposte comunali connesse alle predette attività. - Predisposizione di voucher elettronici a sostegno delle famiglie in stato di bisogno da somministrare in maniera progressiva. - Per quanto riguarda gli anziani, chiediamo di promuovere e potenziare azioni di assistenza e supporto utilizzando le risorse economiche a disposizione dell’Ente. - Per i tributi comunali che dovranno essere versati, ne proponiamo la sospensione momentanea ed il successivo slittamento di almeno sei mesi; successivamente, in maniera progressiva, proponiamo la riduzione per tutti cittadini, del peso fiscale, fino ad azzerarlo in casi di criticità importante, fino alla concorrenza di tutte le risorse finanziare a disposizione dell’ente. Tali risorse finanziarie, - spiegano i consiglieri di minoranza che fanno capo a L’Arco - potranno essere reperite anche attraverso la revoca immediata di progetti per opere pubbliche, finanziati con fondi comunali e non ancora appaltati. - Infine, ma non per ultimo, si ravvisa la necessità di rafforzare il controllo sul territorio, effettuare sanificazioni più costanti e regolari, con indicazione precisa delle strade interessate, nonché procedere alla predisposizione di un canale istituzionale per un “report” giornaliero da pubblicare sul sito ufficiale del Comune di Sparanise. A supporto delle proposte avanzate, si fa rilevare che, in base a quanto disposto dall’art. 109 del Decreto “Cura Italia”, le spese correnti, connesse all’emergenza epidemiologica, rappresentando spese non permanenti, possono essere finanziate con la quota libera dell’avanzo di amministrazione o con i proventi delle concessioni edilizie e delle sanzioni in materia edilizia”. Infine, L’Arco, Martiello e Trabucco lanciano un appello agli sparanisani. “Rispettiamo tutti insieme le regole per riuscire a contenere la diffusione del virus sul nostro territorio. Restiamo a casa, limitiamo le uscite solo ed esclusivamente ai casi strettamente necessari. Tutto dipende da noi, soltanto Uniti ce la faremo”.
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