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Covid 19, Mes, Europa, Lockdown, ecco come siamo messi

Editoriale
20/4/2020 18:20

(Vittorio Savino) Per tutti quelli che hanno sempre criticato, detestato, odiato e disprezzato il mondo dell’impresa e delle partite Iva, additando chi ne è parte come delinquenti, evasori fiscali, ladri e chi più ne ha più ne metta, voglio offrirvi uno spunto di riflessione e cercare di far capire in modo semplice, come stanno le cose oggi in Italia. Provate ad immaginare lo Stato come una grande famiglia. Adesso concentratevi sulle Finanze della famiglia composta da 4 persone e poi elevatele alla potenza di uno Stato come l’Itala per ottenere le corrette proporzioni. Ci siete ? Perfetto. Il capofamiglia fa l’imprenditore, aveva un sogno ed ha investito il suo tempo ed i suoi soldi fino a fondare una piccola azienda creata dal nulla. Compra materie prime, le trasforma e crea prodotti che vengono venduti. Insomma, come si dice in gergo, i soldi se li è inventati e li fa girare. Oggi ha 10 dipendenti. Crea lavoro e ricchezza per sé e per i suoi dipendenti. Paga le tasse allo Stato ed i contributi per sé ed ai suoi dipendenti, che a loro volta con lo stipendio mantengono le loro famiglie. La moglie del capofamiglia fa l’insegnante. Non ha creato soldi o ricchezza ma investito nel suo tempo dedicato allo studio e per la sua formazione riceve uno stipendio. Poi ci sono i due figli che studiano, non lavorano e non producono ricchezza. Mentre i genitori sono soggetti attivi, i figli sono soggetti passivi. Normalmente le famiglie hanno un bilancio che si forma sui soldini che guadagnano mamma e papà, che vengono spesi per vivere e progettare il futuro. Dunque le finanze della famiglia si basano sulle entrate dei genitori. Tuttavia, abbiamo visto che mentre il papà fa i soldi, li fa girare e finanzia lo Stato, la mamma riceve lo stipendio come giusta retribuzione. Come è intuibile, la mamma riceve dallo Stato i soldi che compongono il suo stipendio. Ma lo Stato da dove prende i soldi per pagare lo stipendio alla mamma? Bene, semplificando il concetto in modo da renderlo comprensibile a tutti, le Finanze di uno Stato come l’Italia si alimentano dei versamenti fiscali, in primo luogo dell’IVA. Ogni cosa venduta o comprata contiene automaticamente l’imposta sul valore aggiunto. Quando questi soldi non sono sufficienti, l’Italia per garantire le spese correnti (vi ricordate lo stipendio della mamma di cui sopra?), inizia a chiedere prestiti. Cioè si indebita. Chiede soldi a chi li ha e, ricevendoli, si impegna a restituirli con gli interessi. Passa il tempo e l’Italia, deve poter continuare a pagare lo stipendio della mamma ma, nel contempo, deve iniziare a restituire anche una piccola parte dei soldi che ha ricevuto con il prestito. Se le entrate dello Stato aumentano, non ci sarà alcun problema. Pagherà lo stipendio, i debiti e se è diligente e parsimonioso, conserverà qualcosa che sarà usato per le spese straordinarie. Vi ricordo che nelle entrate dello Stato ci sono sempre le tasse e l’IVA che gira intorno alle merci trasformate e vendute dal papà di cui sopra. Lo Stato come se fosse un socio, prende più della metà di quanto produce il papà, ma non lavora per il papà. Anzi, fa il possibile per guadagnare, a gratis, sempre di più e spesso lo considera come un imbroglione ed un ladro perché non gli vuole dare di più. Anche quelli che lavorano con la mamma pensano che il papà e tutti quelli come il papà siano ladri ed imbroglioni e ogni volta che si va a votare danno sempre il voto a chi continua a chiamarli imbroglioni. Quelli che lavorano per lo Stato come quelli che lavorano per fare le leggi dello Stato, guadagnano tantissimo ma lavorano veramente poco. Anzi, spesso non lavorano proprio ma guadagnano sempre tantissimo e fanno spendere allo Stato un sacco di soldi che non producono niente. Qualche volta, anzi molte volte, questi soldi vengono pure rubati. In questo modo, però, le entrate dello Stato sono sempre le stesse ma aumentano di molto le uscite. E allora lo Stato che fa? Lo stato farà altri debiti, in modo tale da poter continuare a pagare lo stipendio alla mamma, ai vecchi creditori ed ai nuovi creditori e quelli che pappano. Voi direte: è però basta debiti altrimenti come si fa ad andare avanti cosi ? Eh no, invece i debiti aumentano sempre di più. Ecco: quello è il debito pubblico. Un mostro che si finanzia con le tasse e con altro debito. Ad un certo punto cosa succede? In Cina, qualche genio inizia a giocare ad imitare Dio. Solo che mentre è intento a fare il piccolo chimico, uno dei giocattoli si rompe. Non è ancora chiaro se gli è scappato o lo ha rotto volutamente. Sta di fatto che su quel giocattolo rotto iniziano a cadere un sacco di persone. Tantissime e non solo in Cina si fanno veramente male e tanti, troppi muoiono pure. In tanti iniziano a cadere anche in Italia ed a morire anche in Italia. Ora, quando cadi e ti fai male corri in ospedale, giusto ? Ecco, ma cosa succede quando tante persone cadono e si fanno male contemporaneamente ? Corrono tutte insieme all’ospedale, giusto ? Il papà di cui sopra, che ha dato allo Stato italiano un sacco di soldi, immagina di trovare tanti posti negli ospedali, giusto? E invece no. Perché lo Stato non si occupa più degli ospedali ma ha dato l’incarico alle sue 20 sorelle minori che si chiamano Regioni. Come saprete, non tutte le sorelle vanno d’accordo. Ci sono quelle brave e quelle meno brave. Quelle che studiano, imparano e risparmiano e quelle che non studiano, sprecano molto e qualche volta rubano pure. Con il passare del tempo però, tante altre persone cadono e ad un certo punto finiscono i cerotti, i ventilatori polmonari che sono quelle macchine che ti fanno respirare quando da solo non ce la fai più. Non ce ne sono molti ed in Italia ci sono pochissime fabbriche che li producono perché costerebbero troppo. Finiscono anche le mascherine, ma pure quelle in Italia non le producono più in tanti perché costerebbero troppo. E allora lo Stato che deve fare? Uno di quelli che lavorano per lo Stato che però non ha mai lavorato in vita sua ma guadagna un sacco di soldi dicendo un sacco di fesserie, chiama la Cina dove ha qualche amichetto,si proprio dove si è rotto il giocattolo che ha fatto cadere tutti, per comprare tutto quello che manca.Prima di comprare però fa vedere che il suo amico cinese gli regala qualche mascherina, cosi, tanto per prendere per i fondelli gli italiani. Per farlo però deve spendere altri soldi che non sono spesi come gli stipendi della mamma ma si chiamano spese straordinarie. Nel frattempo però, Lo Stato ha detto al papà, che per evitare di cadere e far cadere tante altre persone, deve chiudere la fabbrica. Questo è il lockdown. Il papà chiude ma mentre la mamma continua a prendere lo stipendio, il papà non guadagna più un soldo. Allora lo Stato promette al papà di dargli 600 euro per pagare bollette e le altre spese e promette ai suoi dipendenti che darà loro un contributo. Quel contributo si chiama cassa integrazione. Passa un bel po’ di tempo, la gente continua a cadere e la fabbrica del papà non può riaprire. I 600 euro non arrivano e neanche la cassa integrazione. Poi però lo Stato si accorge che se il papà non lavora, che tutti gli amici del papà che fanno i pizzaioli, i meccanici, i giocatori, gli operai, i piloti ed i benzinai non lavorano, da dove li prende i soldi per pagare lo stipendio della mamma, comprare le mascherine, i cerotti, i ventilatori polmonari, lo stipendio ai dottori che lavorano negli ospedali, pagare quelli che hanno costruito i nuovi ospedali per quelli che cadono e i debiti fatti prima per pagare lo stipendio della mamma e lo stipendio di quelli che fanno le leggi per lo Stato e si sono rubati pure un sacco di soldi ? Ecco, a questo punto, senza i soldi di papà, quello imbroglione ed evasore, si rende conto che nella cassa non c’è più niente. Quella si chiama crisi di liquidità. A questo punto l’Italia, che fa parte di una famiglia chiamata Europa, chiede in prestito altri soldi per le spese correnti, per quelle straordinarie ( a questo punto avete capito di cosa si tratta) e per pagare i famosi debiti di cui sopra, i primi che si chiamano Buoni del Tesoro e ormai sono arrivati a scadenza. Però nella famiglia chiamata Europa ci sono fratelli buoni e fratelli un po’ stronzi. I fratelli buoni sono d’accordo con l’Italia ma non hanno soldi da prestare, mentre quelli un po’ stronzi ce li hanno ma non li vogliono prestare perché pensano che se glieli danno qualcuno poi se li ruba. E allora quelli che sono pagati dallo Stato per fare le leggi iniziano a piangere davanti a tutti e a far vedere che si incazzano. Abbiamo un sacco di gente che cade, siamo pieni di debiti e per giunta la fabbrica del papà di cui sopra è chiusa e non può pagare le tasse, dicono con il cappello in mano. Addirittura urlano e fanno spaventare quelli della famiglia Europa dicendo che se non gli danno i soldi tra qualche mese si presentano quelli che se ne vogliono andare dalla famiglia. A quel punto, quelli un po’ stronzi, che iniziano a vedere tante gente cadere anche a casa loro, e guadagnano da una sacco di tempo parecchi soldi con un giochetto che si chiama Spread, diventano un poco più buoni, si impietosiscono e decidono di prestarglieli attraverso un signore che si chiama MES. Il signor MES nessuno lo conosce in viso ma è uno di quelli che in Italia chiamano usuraio, strozzino, cravattaro, sanguisuga o scortichino, che si è comprato mezza Grecia qualche anno fa. Però, poiché sono pur sempre un po’ stronzi, prima di prestarglieli fanno firmare una cambiale all’Italia, insomma una promessa, e gli dicono pure che se salterà qualche rata, vengono e si comprano loro la fabbrica del papà. Forse però si pentono ed iniziano a pensare di fare un regalo all’Italia solo se i soldi vengono spesi per comprare le mascherine, i ventilatori ed i cerotti. Insomma, avete capito adesso come stiamo combinati? Cordialmente, Ilario Capanna.
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