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Si è spento Mario Caianiello, dirigente pubblico,uomo politico e grande sportivo

Giungano alla famiglia le più sentite condoglianze
2/5/2021 12:47

Sparanise, Ilario Capanna – Si è spento serenamente alla soglia dei 90 anni, Mario Caianiello, indubbiamente uno dei personaggi storici di Sparanise. Lascia l’amatissima moglie Maria Luisa D’Angelo, le figlie Daniela e Laura e le adorate nipoti Chiara e Barbara. Mario Caianiello ha lottato a lungo come un leone e si è aggrappato alla vita con una forza ed una determinazione che solo le persone speciali possono avere. Nonostante le tante avversità, amava la vita e l’ha celebrata in ogni sua forma sempre ai massimi livelli possibili. Vulcanico ed estroverso, di carattere affabile e gioviale ma nel contempo forte e determinato, Mario Caianiello ha saputo vivere vite diverse nel corso della sua esistenza. Sportivo di altissimo livello, fu l’indimenticato portiere dell’Aversa e del Gallarate, in serie C. Una passione per lo sport, la sua, che ha coltivato costantemente ma sempre con garbo. Nonostante avesse conoscenze e competenze notevoli. Divenne poi dipendente e successivamente dirigente delle Poste Italiane, alla guida di diversi uffici postali della Campania fino alla pensione. Spinto da una fervente passione politica, fu ai tempi del MSI, alfiere di quella destra popolare determinata ma sempre aperta al dialogo e rispettosa degli avversari, che lo portò ad essere eletto, per ben 4 volte, consigliere comunale di Sparanise. Amante della natura e del mare in particolare, Mario amava trascorrere lunghi periodi di vacanza ad Ischia dove spesso si dedicava ad un’altra sua passione: la lettura. Fervente cattolico, era devoto alla Madonna del Torello. Nel dicembre del 2018, Mario Caianiello fu insignito del Premio Roffredo d’Argento alla Carriera. Premiato dal sindaco di Sparanise Salvatore Martiello, nel discorso di ringraziamento ebbe ad esprimere due concetti che rimarranno per sempre nei cuori di chi lo ha amato, raccogliendo un caloroso applauso del pubblico presente nell’auditorium dell’Istituto “Semeria” che può, oggi più che mai, sintetizzare la sua vita. “I meriti dei successi non sono miei ma delle persone che mi hanno amato e che non smetterò mai di ringraziare, - disse commosso - che mi hanno sostenuto quando ho dovuto affrontare momenti terribili. Mi piace pensare di essere premiato perché non ho mai fatto del male a nessuno”. Una frase semplice ma di grande valore umano che attesta, qualora ce ne fosse bisogno,
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