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Coprifuoco e stampa razzista, Sparanise ripiomba nel Ventennio fascista?

Editoriale
28/3/2007 18:11

Cosi non va bene! Da un po’ di tempo a questa parte a Sparanise si percepisce una strana sensazione, è come se d’un tratto un’ improbabile macchina del tempo ci avesse riportato indietro di 80 anni, proiettando la vita di tutti i giorni nel Ventennio fascista. Eppure, aprendo bene gli occhi, ci risulta difficile credere di vivere nel passato anche perché internet, la tecnologia, la democrazia e tutte le conquiste civili dell’homo sapiens ci riportano prepotentemente nel presente, nell’anno 2007, nell’era della globalizzazione e del crollo dell’ultimo muro d’Europa, quello di Nicosia, nell’isola Stato di Cipro. Allora ci chiediamo con pacatezza e spirito critico, cosa sta realmente accadendo nella nostra città. Proviamo ad analizzare alcuni aspetti che ci fanno cadere in questo equivoco storico cercando di fare il possibile per evitare banale retorica e gratuito qualunquismo. Dunque: il Sindaco Piccolo firma un’ordinanza di chiusura alle ore 23,00 per gli esercizi commerciali che somministrano alimenti e bevande; inoltre, agli stessi esercizi viene contestualmente fatto divieto, già a partire dalle ore 22,00, di somministrare bevande alcoliche. La motivazione alla base di tale provvedimento restrittivo sembrerebbe essere la reiterazione di reati compiuti in stato di ebbrezza. Ne ha facoltà ed è leggittimato a farlo. Nessun problema. Ma analizzando più a fondo questo aspetto si scopre che gran parte di questi reati sono stati compiuti da immigrati o extracomunitari per lo più nelle giornate festive. E qui scatta la prima riflessione: vuoi vedere che sotto sotto noi sparanisani rischiamo di apparire un po’ razzisti? E’ risaputo che il falso perbenismo e la presunzione di una superiore moralità alla lunga possono generare mostri dai quali poi risulta difficile liberarsi. Se l’ubriaco dà fastidio e poi è pure extracomunitario allora bisogna chiudere tutti i bar, le pizzerie ed i locali alle 23,00 cosi sempre lui, l’extracomunitario, la pianta di prendersi sbornie nei locali di Sparanise, ma solo dopo le 22,00! E’ già, perché sempre l’extracomunitario si può comodamente riempire di alcolici dalle 7 di mattina fino all’orario di chiusura. E cosa succede se inizia a smaltire la sbornia alle 11,00 oppure alle 15,30? Chiudiamo definitivamente tutti i bar, tutte le pizzerie e tutti i ristoranti di Sparanise? E che fine faranno gli operatori commerciali, i ristoratori ed i pizzaioli? Saranno costretti a chiudere? Oppure dovranno emigrare altrove, vittime per paradosso proprio di altri emigranti? Ma andiamo avanti. Supponiamo che l’extracomunitario, sempre lui abbia una voglia matta di bere dalle 22,00 in poi e per caso è pure motorizzato. Quanto tempo pensate che impieghi per recarsi a Calvi Risorta, a Francolise, a S’Andrea del Pizzone piuttosto che a Pignataro Maggiore? Poco! E se poi torna e ha voglia di smaltire la sbornia nella fontana Beatrice, come la mettiamo? Recintiamo pure la fontana? E come la vogliamo invece mettere con il resto del mondo, dove magari c’è chi, dopo una abbondante cena, vuole gustarsi un grappino per digerire meglio, oppure bersi una birretta e fare quattro chiacchiere con gli amici al bar, o addirittura vuole mangiarsi un’ottima pizza nelle pizzerie del posto o tra qualche settimana gustare un bel gelato nelle famosissime gelaterie artigianali della cittadina calena, per poi tornarsene tranquillamente a casa senza rompere le scatole a nessuno? Sparanise non è Rimini, non ci sono discoteche o night club che tirano fino all’alba, ma sicuramente a Sparanise, come del resto in tutto il mondo, vivono gli imbecilli che però possono fare danno non solo bevendo una birretta di troppo ma soprattutto con la droga, sempre più diffusa anche tra i giovanissimi. E perchè non si applicano maggiori controlli nei confronti di quei commercianti disonesti che somministrano bevande alcoliche ai minori violando ripetutamente la legge in vigore? Allora sarebbe lecito chiedersi: perché non si mettono in essere azioni restrittive anche nei confronti degli spacciatori? E sarebbe stralecito chiedersi pure come mai a Sparanise ci sono tanti extracomunitari che una volta catturati risultano essere privi del permesso di soggiorno che però, stranamente, un attimo prima trovavano occupazione nelle sterminate campagne dell’agro caleno, lavorando rigorosamente in nero, sfruttati e spremuti come limoni per pochi euro al giorno da nostri stimabilissimi concittadini senza scrupolo? E ancora, perché la parte sana, pulita e volenterosa degli extracomunitari, perfettamente integrata nel nostro mondo sparanisano (e neorazzista) che con i loro figli contribuisce a tenere aperte intere sezioni delle nostre scuole comunali, altrimenti destinate alla chiusura, con buona pace del mantenimento dei livelli occupazionali delle insegnanti moraliste e per bene, deve subire questa ennesima umiliazione? Francamente tutto questo non è accettabile! Le guerre, le rivoluzioni ed i movimenti non possono essere solo citazioni storiche fini a se stesse. Chi per esse si è battuto ci ha voluto lasciare anche qualcosa di molto prezioso: la libertà! Quella stessa libertà che trova riscontro anche nel mondo cattolico e la si può chiamare libero arbitrio. Ci sono dei doveri, certo, ma ci sono pure dei diritti sacrosanti, conquistati con sacrifici inimmaginabili e se qualcuno una mattina si alza e decide di tornare indietro nel tempo allora noi, la stampa libera ed indipendente, che non fa marchette per garantirsi protezione ed un piattino di lenticchie avanzate, ci sentiamo in pieno diritto di esternare il nostro punto di vista che, piaccia o no, resta comunque un nostro diritto e nessuno può impedircelo. Nel farlo non dobbiamo avere nulla da temere, visto che la libertà di stampa in Italia, dal 1946 in poi, è garantita dall’articolo 21 della Costituzione! Per chi non se ne fosse accorto, siamo nel 2007…e siamo in Democrazia !
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