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La risposta del Consigliere provinciale di Rifondazione Amilcare Nozzolillo

Il Forum sul Bilancio di comunedisparanise.com
30/3/2007 21:15

Alla domanda: quali indirizzi, supportati da idee a cui far seguire i numeri, dareste per formulare un bilancio comunale sano, condivisibile e leggero? Il Consigliere provinciale Amilcare Nozzolillo ha cosi risposto.
Egregio direttore, dopo qualche perplessità ho deciso di aderire all’invito del portale comunedisparanise.com e di intervenire al web forum sul Bilancio 2007 sottolineando comunque che la sede appropriata per ragionare di programmazione economica e finanziaria è l’aula consiliare. La mia riserva nasce, infatti, in parte dalla convinzione che il forum in questione sia una tribuna politica truccata dove si gioca una partita che non mi appassiona, ma particolarmente dal rischio di confondere i ruoli, in questo caso propri del gruppo consiliare comunale di “Sparanise Democratica”, che sarà chiamato ad esprimersi sul Bilancio 2007 nel prossimo Consiglio comunale del 31 marzo. A Sparanise viviamo in questi giorni una strana commedia con protagonisti che recitano dietro le quinte e agiscono per mezzo di interposte persone sia in seno al Consiglio comunale che come inviati nei bar del Corso, per questione di opportunismo i nemici di ieri sono gli amici di oggi, uniti in un patto sciagurato per la conquista del potere. Capita a questi signori di consumare con allegria incosciente la loro ebbrezza d’onnipotenza e (cito Giuseppe Pontiggia) “di affermare e contemporaneamente negare la stessa cosa, e così di non sbagliare mai…” C’erano loro nell’istituzioni, comunale e provinciale, quando la Dimon è diventata Mindo e dicevano che era cosa buona e oggi, dopo tre anni, presentano un’interrogazione parlamentare contro quel passaggio; e sempre gli stessi hanno sottoscritto felici e contenti la convenzione con la Calenia Spa, mentre adesso dicono che è una schifezza! E sono solo due esempi di un gioco delle parti recitato senza alcun pudore. Su questa schizofrenia, che va contro gli interessi comuni, vale la pena riflettere. Naturalmente non entro nel merito delle voci del Bilancio proposto dall’esecutivo comunale riponendo piena fiducia nel consigliere Dell’Ovo, le cui attente considerazioni sugli Atti all’ordine del giorno conosco e condivido, e nelle osservazioni certamente puntuali del capogruppo Sorvillo. I consiglieri di “Sparanise Democratica” voteranno contro la proposta di Bilancio in quanto conferma un'idea della città rispetto alla quale abbiamo presentato un programma e una candidatura alternativa. Lavorare per migliorare e cambiare questa città lo considero un punto irrinunciabile del nostro impegno. Non si può invece dire la stessa cosa dei nostri avversari che antepongono all’interesse della comunità la difesa del loro personale tornaconto incuranti degli squilibri sociali che stanno producendo e incapaci di elaborare una strategia significativa di progetto territoriale. Una maggioranza che è sempre più frequentemente anche opposizione di se stessa, un’amministrazione vestita da Arlecchino, dai colori politici contrastanti come i suoi rappresentanti, è ancora una volta di più la prova lampante della pochezza delle amministrazioni che si sono succedute in questi ultimi 10 anni a Sparanise e di cui l’attuale si dichiara prosecutrice. Eppure il gruppo di “Sparanise Democratica” non si è limitato alla mera opposizione e come consigliere provinciale ho stabilito con il Consiglio Comunale un più che corretto e trasparente rapporto istituzionale, guardando con attenzione ai timidi segnali di discontinuità lanciati dal sindaco Piccolo e indirizzati al dialogo e al ripristino dell’agibilità democratica. Tuttavia a due anni dalle elezioni niente è cambiato sotto il profilo amministrativo e la lotta interna tra le opposte fazioni, combattuta anche attraverso sibillini messaggi sul web e nei manifesti murali, ha peggiorato la situazione economica causando uno squilibrio strutturale nel bilancio fra entrate e uscite, non compensato, com’era stato promesso, neppure dai “ristori” della Centrale termoelettrica. La conseguenza è l’aumento delle tasse invece della loro riduzione. Non ci piace la demagogia della denuncia fine a se stessa e priva di un progetto amministrativo e pensiamo che la politica fiscale è importante per l’elemento di equità che porta con sé e per il suo valore pedagogico: pagare le tasse è un dovere, è un elemento di cittadinanza e di senso dello Stato, ma che almeno servisse per restituire i tributi in servizi efficaci, in importanti opere pubbliche, in benessere per i cittadini e in particolare per gli anziani non autosufficienti ed i diversamente abili. Allora, invece di colpire in modo indiscriminato e iniquo, come avviene con l’aumento della tassa sui rifiuti, si doveva deliberare l’introduzione di una tassa di scopo sui consumi e le produzioni dannose. Noi accettiamo di sbilanciarci solo in favore di una grande utopia che rimetta i diritti dei cittadini al centro dell’agenda della politica: Su tutti, il diritto al lavoro, che non può diventare pura merce di scambio e favore politico. Per un grande disegno politico e sociale che chiama in causa i gesti quotidiani, che si occupa delle difficoltà delle famiglie, dei giovani disoccupati, delle donne e di tutti i lavoratori. Siamo per misure mirate ad educare alla convivenza civile e non per ordinanze punitive nei confronti degli esercizi pubblici. Noi accettiamo di sbilanciarci pur di vedere ritornare nella nostra città parole come equità, politiche sociali, lotta alla povertà e politiche per l’ambiente, ricordando che la democrazia comincia dal ciclo dei rifiuti, dell’acqua, dell’energia. Cordiali saluti Amilcare Nozzolillo
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