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Lo Sparanise volley sconfitta in casa, polemica sulla gestione del Palasport

Lo Sport del lunedì - Pallavolo – Serie B2 gir. H
30/4/2007 12:14

Sparanise - Sempre più strano il finale di stagione dello Sparanise volley. Sabato scorso il sestetto caleno è stato messo ko dal Modica, che occupa la seconda posizione in classifica, solo al tie break cedendo per 3 set a 2 con parziali sempre combattuti. Certo è che il rammarico, in teoria, sarebbe tanto visto che il sestetto sparanisano poteva chiudere la partita al quarto set. Mah tant’è. I tifosi a ben guardare questo finale di campionato hanno avuto una strana percezione. Visti i valori espressi in campo i supporters biancoazzurri si sono chiesti se magari ci fosse stata da parte della società una sorta di stop alle ambizioni, quasi a voler dire: ci siamo salvati e non intendiamo rincorrere i play off, applicato l’antico adagio del: “chi si contenta gode”. Visto che per gli attenti osservatori la matematica non è mai una opinione allora viene da pensare: perché la società si è arresa con tanto anticipo a rincorrere il traguardo play off che secondo i tifosi e gli appassionati di pallavolo era a larghissima portata di mano? Di sicuro sarà difficile sostenere le ormai solite, ataviche giustificazioni di budget, sotto tutti i punti di vista. La società Sparanise volley ha, infatti, ricevuto in gestione, dall’amministrazione comunale, il palazzetto dello sport di viale medaglia d’oro in cambio di un “fitto virtuale” e lo gestisce in totale autonomia. Ha avviato dei corsi giovanili di avviamento allo sport, minivolley, super minivolley e tutte le varie under. La società incassa mensilmente una quota da tutti questi giovani di Sparanise e non. Per effetto di questa attività la società si assicura un’entrata mensile abbastanza importante, si parla di una cifra che si aggira intorno ai 5000 euro al mese, considerando il numero di partecipanti e la quota mensile, che moltiplicata per 10 mensilità (non calcoliamo il periodo estivo) farebbe più o meno 50.000 euro all’anno, includendo pure le quote di iscrizione e l’acquisto divise sportive, (sulle quali bisognerebbe aprire un capitolo a parte…). Allora una domanda sorge spontanea: se l’Amministrazione dà in gestione un bene pubblico come il palazzetto dello sport alla società Sparanise Volley, che nella struttura in oggetto esercita attività commerciali, quali ricadute sociali hanno i cittadini sparanisani ? In altri termini: se i giovani pagano per fare sport perché la società dovrebbe avere la gestione sostanzialmente gratis et amore dei dall’Amministrazione comunale? Si dirà che c’è una convenzione e che la società Sparanise volley paga una somma tot, al Comune, ma non è forse vero che il comune è anche sponsor della società e che per effetto di questa partnership gli restituisce la medesima somma? Un capitolo a parte meritano gli sponsor. Se ci si sofferma a guardare il manifesto della società e tutta la cartellonistica interna al palazzetto sorgono spontanee altre domande. Ma quanto incassa la società Sparanise Volley? Quest’anno sono presenti aziende di livello mondiale che sponsorizzeranno sicuramente in maniera altrettanto importante. Si dirà sono affari loro. Giusto. Ma allora come è possibile che ai giocatori (secondo qualche tifoso bene informato) non vengono pagati gli stipendi da quasi due mesi? Ci sarà la cassa integrazione pure per loro? Proprio come succede nelle aziende commerciali? E perché gli sportivi dovrebbero pagare il biglietto d’ingresso? Insomma, sappiamo già che a queste domande, poste in nome di tutta la collettività, faranno seguito una serie di polemiche personali che sicuramente avranno pertinenza zero, ma che saranno poste proprio per alzare la solita cortina fummogena Ma in nome della verità, sarebbe giusto chiarire una volta per tutte il motivo per il quale a Sparanise ci sono Società sportive, Ditte e Associazioni che per svolgere la loro attività (spesso fonte di reddito dichiarato) sono obbligate a pagare un affitto mensile ed altre che invece, di fatto, non lo pagano. Per effetto di questa anomala situazione, il“mercato” delle attività sportive a Sparanise risulta essere turbato. E’ ovvio, infatti, secondo una logica di mercato vecchia quanto il mondo, che chi non ha costi di gestione può contare su maggiori guadagni ed abbassare i prezzi creando una concorrenza quanto meno anomala. D’accordo per chi può esercitare questo vantaggio con strutture private, ma come la mettiamo con chi lo esercita con strutture pubbliche?
Insomma, nulla di personale nei confronti di chi esercita cariche nell’ambito della società, solo ricerca della verità. Pertanto, certi di una sicura polemica anche dai risvolti politici nei confronti di questo giornale e di chi lo dirige, volgiamo ancora una volta ricordare che i cittadini di Sparanise attendono risposte!
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