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Le farmacie delle province di Caserta, Napoli e Salerno chiuderanno dal 15 al 18

Ancora problemi di credito con la Regione
2/5/2007 16:48

Napoli - Farmacie chiuse dal 15 al 18 maggio. La serrata è stata annunciata questa mattina nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta nella sede di Federfarma a Napoli. Interesserà le 1. 249 farmacie delle province di Caserta, Napoli e Salerno. Non aderiscono alla protesta i farmacisti delle province di Avellino e Benevento. Sotto accusa non solo la montagna di debiti che le asl hanno accumulato ma anche l’assoluta mancanza di programmazione da parte della Regione Campania che, ad oggi, non ha ancora attivato il Gruppo di Lavoro così come deciso il 24 gennaio scorso in un accordo siglato tra l’assessore regionale alla Sanità, Angelo Montemarano, e il presidente regionale di Federfarma Campania, Nicola Stabile. Il Gruppo di Lavoro, ad oggi, non si è mai riunito. Ha il compito di definire il piano dei pagamenti relativi ai crediti residui, nonché di controllare che le asl provvedano con regolarità ai pagamenti correnti delle mensilità 2007, anche attraverso percorsi finanziari tutelati.
La media dei pagamenti arretrati è di circa 8 mesi (dall’agosto 2006 a marzo 2007). Cifre enormi che rischiano di creare ulteriori difficoltà ad un settore già in crisi. “Il nostro obiettivo – ha dichiarato Nicola Stabile – è quello di avere un rapporto sinergico con la Regione per pianificare il futuro del sistema farmacia. Non è solo un discorso economico ma soprattutto programmatico e normativo”. Intanto il Presidente di Federfarma Napoli Michele Di Iorio, nei giorni scorsi ha anche scritto al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per informarlo della gravissima situazione di disagio economico e professionale in cui versa la categoria dei titolari di farmacia di Napoli e provincia. In particolare Di Iorio ha sollecitato il presidente della Repubblica ad intervenire sull’eventuale legge che impedirebbe ai creditori delle asl di proporre iniziative legali per il recupero dei propri crediti. La norma, per ora passata al Senato, appare in forte contrasto con numerosi ed importanti articoli della Costituzione. Quanto al braccio di ferro con la Regione Campania, Michele Di Iorio sottolinea che “dalla fine di gennaio, all’indomani della sospensione dell’assistenza indiretta, non ci sono stati più contatti significativi con l’assessorato alla Sanità, benché l’assessore Montemarano avesse preso impegni precisi di fronte all’assemblea dei farmacisti stessi. Intanto sono passati altri tre mesi è nulla è cambiato”.Durante i giorni di serrata resteranno aperte, secondo la normativa vigente, soltanto le farmacie di turno. La serrata sarà comunicata all’assemblea regionale dei titolari di farmacia il prossimo 9 maggio.
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