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Da Milano il tormentone “Frangetta” subito riarrangiato a Bergamo e Bologna

Ci sarà pure una versione casertana o sparanisana?
27/5/2007 18:49

Milano - Dicesi «tormentone» una canzone che viene proposta da radio e tv fino alla nausea. Fino al punto che tutti la conoscono a memoria, anche i più disinteressati. In estate il genere prolifica: esempio più lampante degli ultimi anni «Dammi tre parole: sole, cuore e amore», ritornello di Valeria Rossi che nel 2001 spopolò tra gli italiani in vacanza al mare, per poi scomparire con la sua autrice. Non è cambiato granché da allora, a parte il fatto che oggi sempre più tormentoni nascono su Internet, merito quasi sempre di MySpace e YouTube, magici strumenti capaci di regalare notorietà ad anonimi a caccia di successo. Resta il fatto che più mezzi di comunicazione si sfruttano, più è facile farsi conoscere: è il dogma della sovraesposizione. Lo sa bene Davide Colombo, già noto a Milano come il creatore di un sito, www.ildeboscio.com, e di una linea di magliette che ironizzano sul mondo dei «fighetti» milanesi. Con lo stesso spirito qualche settimana fa Colombo ha messo online un brano intitolato «Frangetta», nato – spiega lui stesso – «dall'osservazione dello stereotipo della ventunenne-tipo milanese». Ovvero quella che, parafrasando alcune strofe della canzone, fa filosofia in Statale, si mette gli occhiali grossi, fa la copy, va ai party di Mtv, va al Rocket, al Plastic e al Gasoline, ha la frangetta (da qui il titolo del brano), ha il Macintosh, usa Fastweb per scaricarsi i film di Antonioni. Lo spirito sarcastico del pezzo è chiaro. Divertiti, i navigatori, hanno dato il via al tam-tam mediatico: basta inserire «Milano is burning» (altro titolo associato a «Frangetta») nel motore di ricerca Google per ottenere una lunga lista di pagine web in cui il brano viene citato, nel bene e nel male. Non solo: «Frangetta» è finita nelle mani di Linus, che la sta trasmettendo a ripetizione su Radio Deejay (vedi www.youtube.com). E che ha persino lanciato una sfida: mandateci versioni dedicate ad altre città, le manderemo in onda (Radio Deejay). Detto fatto: in men che non si dica l’emittente ha ricevuto da un certo Zkthaman «Corsico is burning» (vedi www.youtube.com). Stessa base elettronica, ma testo incentrato, questa volta, sulle abitudini di chi abita in periferia. Di chi – come recita la canzone – vive nelle case popolari, ha la licenza media, si mette le All Star di tela, al Rocket e al Plastic non lo fanno entrare, Fastweb non gli arriva, ha un computer imballato pieno di virus e si scarica i film di Abatantuono (ascolta su www.myspace.com). Il dibattito si accende: meglio l’originale o la copia? Quel che è certo è che i due pezzi sono un ritratto, se pur costruito a suon di luoghi comuni, di due stili di vita. E mentre la gente discute gli autori si godono i loro quindici minuti di celebrità. Prima notizia: non ci è dato sapere per quale etichetta discografica, ma pare che «Frangetta» finirà anche su cd. Nel frattempo ha iniziato a girare in Rete e non solo un altro potenziale tormentone nato a Milano: «Limonare», singolo dei Crookers, duo formato dai dj Phra e Bot (www.myspace.com/crookers), realizzato in collaborazione con La Pisa e il rapper Bassi Maestro. Ritornello: «Voglio solo limonare, limonare, limonare!». Ossia pomiciare, nel gergo dei giovani. Accompagnato da un video girato nel quartiere Bovisa e già trasmesso da Mtv, il pezzo sarà disponibile prossimamente sul music store di Radio Deejay, che lo ha mandato più volte in onda e che ha ospitato Crookers e soci circa una settimana fa (www.deejay.it). La distribuzione digitale sarà curata in esclusiva da Kiver (www.kiver.com). Intanto su blog e forum il passaparola è cominciato. E su www.myspace.com un navigatore ha definito il brano «un inno generazionale». A breve l’ardua sentenza. Fonte: Corriere.it
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