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In Italia tornano le cicogne, superati i 59 milioni di abitanti

Ma l’aumento č da attribuire soprattutto agli stranieri
5/7/2007 19:4

Roma - Piu' bambini, piu' residenti, soprattutto stranieri e l'Italia si avvia verso i 60 milioni di abitanti. Quasi un milione e mezzo di persone si spostano dal Sud al Nord del Paese per migrazione interna. E' la fotografia della societa' italiana scattata dal bilancio demografico 2006 dell'Istat. Nonostante l'incremento delle nascite, anche queste favorite dalla presenza degli immigrati, la crescita della popolazione italiana fa registrare solo un lieve miglioramento. I dati diffusi oggi sono, secondo il ministro della Solidarieta' sociale Paolo Ferrero, un'indicazione del ''futuro del nostro Paese''. Il riferimento e' alla presenza di stranieri sul territorio e alle nascite di bimbi nati da genitori immigrati. - I RESIDENTI : Sono 59.131.287 gli italiani residenti. la popolazione e' cosi' aumentata dello 0,6% rispetto al 2005 quando a vivere in Italia erano 58.751.711. Le donne sono in maggioranza: 30.412.846 contro i 28.718.441 maschi. - AUMENTANO GLI STRANIERI : Se la popolazione italiana e' cresciuta, nel 2006, dello 0,6%, l'aumento e' da attribuire soprattutto agli stranieri. Quasi 400 mila unita' in piu', dovute quasi completamente alle migrazioni dall'estero. I dati riguardano i residenti nei 8.101 comuni al 31 dicembre 2006, calcolati sulla base del 14/o Censimento generale della popolazione effettuato il 21 ottobre 2001. Ogni 100 italiani ci sono 5 stranieri. E' su questa cifra che nel 2006 si e' attestato il rapporto tra italiani e non residenti nel nostro Paese. Il rapporto sale se ci si sposta al Nord-Est dove ci sono in media 7,2 stranieri ogni 100 italiani. - NASCITE IN CRESCITA : Sono 6 mila in piu' rispetto al 2005 i bambini nati quest'anno: si tratta di oltre 500 mila nati, di cui il 10,3% (58 mila) e' straniero. L'aumento maggiore degli ultimi 12 anni. Le donne tornano a far figli, con una media di 1,35 per ogni italiana. Anche in questo caso, pero', le straniere contribuiscono di piu': la loro media e' di 2,41. Da Sud a Nord, le cifre cambiano. A fronte di un incremento che a Nord varia tra l'1,8% dell'area est e il 2,5% della zona ovest, al Sud e nelle isole si registra un decremento che oscilla tra -0,9% e -1,3%. - MIGRAZIONI INTERNE : Si lascia il Sud per trasferirsi al Centro e al Nord. Circa 1 milione e mezzo di persone nel 2006 ha fatto trasferimenti di residenza interni. Il tasso migratorio interno oscilla tra il -4,4 per mille della Campania e il 4,6 per mille dell'Emilia Romagna. A spostarsi sono anche gli stranieri che seguono la stessa direttrice delle migrazioni degli italiani, pur presentando una maggiore propensione alla mobilita'. Tra i comuni con piu' di 250 mila abitanti, Napoli ha registrato il piu' alto decremento di residenti, perdendone 9.103. Roma e Verona sono gli unici grandi comuni in crescita rispettivamente con piu' 8.226 e 1.304. - NATALITA' E MORTALITA' : Tasso di natalita' e mortalita' hanno fatto registrare nel 2006 la stessa media nazionale: 9,5 per mille. Nel primo caso si tratta di un aumento; nel caso di decessi, invece, la media nazionale e' calata passando dal 9,7 per mille dell'anno scorso al 9,5 di quest'anno. Il saldo naturale italiano e di poco superiore alle 2 mila unita'. Poche nascite rispetto ai decessi al Nord e a Catania. I grandi comuni delle regioni settentrionali, insieme a Firenze e a Catania, fanno registrare un saldo naturale negativo. Roma e le regioni del Sud hanno, invece, un saldo naturale positivo. Unica eccezione e' proprio Catania che, quest'anno, ha visto diminuire i suoi nati e aumentare i decessi. Fonte: (ANSA)
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