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Ecco come il centro sinistra risolve il problema occupazionale… Parliamone

Invito alla discussione rivolto ai politici di Sparanise
20/9/2007 11:22

Sparanise – Ieri, leggendo l’articolo pubblicato a pagina 31 sul quotidiano Il Mattino, ho pensato che sarebbe stato utile aprire una discussione sul tema occupazione e precariato anche nella nostra Sparanise. Pertanto, prendendo spunto dall’articolo di seguito integralmente riportato, invito ufficialmente gli esponenti politici locali ad una aperta discussione sui temi in oggetto. Lo schema è sempre lo stesso basta inviare il pezzo seguendo la procedura INVIA ARTICOLO presente in home page. Ecco l’articolo: «Precario da dieci anni, ora a casa: vergogna» Da Il Mattino del 19 settembre 2007 «Sono precario da dieci anni, ma ho sempre lavorato. Quest’anno, invece, resterò a casa». Pasquale Passaro è in piazza con i suoi colleghi del comitato dei precari. È sposato ed è in attesa di un figlio. È uno dei tanti che protesta: gli pesa il posto di lavoro perduto, ma anche la delusione per un sogno sfumato. Pasquale lavora da dieci anni come precario nella scuola, da cinque come docente di sostegno. Diplomato al conservatorio, ha anche conseguito una laurea magistralis in musica, scienza e tecnologia del suono. Ha insegnato educazione musicale, ma avendo anche il diploma magistrale è poi diventato maestro elementare. Ha seguito un corso biennale a Trento per il sostegno ai disabili e ha anche quattro abilitazioni. Perché protesta? «Ho investito per dieci anni in sogni e speranze molti di noi hanno scelto di fare l’insegnante per passione. Fino ad ora a lavorare per i disabili siamo stati solo noi docenti di sostegno e ora ci buttano via come carte sporche. Io ho lavorato al Nord, da tre anni mi sono trasferito in Campania e finora avevo sempre avuto un incarico annuale. Quest’anno sono rimasto a casa. Non ho più un posto di lavoro». Pensa di star subendo un’ingiustizia? «L’amarezza più grande è quella di aver votato il governo di centrosinistra: in campagna elettorale avevano detto che avrebbero risolto il problema del precariato, non immaginavamo che lo avrebbero fatto buttandoci fuori. Oggi dopo le conclusioni di Fioroni che ha promesso di aiutare i bambini con le cooperative finanziate dalla Regione, ho provato vergogna per me stesso. Lo ripeto, chiedo scusa a tutti i miei colleghi: con il mio voto li ho danneggiati». Che cosa pensa di fare ora?. «È difficile cominciare daccapo dopo dieci anni per una persona come me che ha investito tutto in questo lavoro, non so proprio che cosa fare. Magari andrò al Nord, forse a fare il lavapiatti. A Napoli non ci sono possibilità di lavoro e solo tra due anni potrò ripresentare la domanda per insegnare altrove, ma tornerò in coda» d.d.c.
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