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Emergenza “munnezza”, si dimettono 17 sindaci della provincia di Caserta

E il consiglio comunale di Pignataro scrive a Pansa
23/11/2007 17:32

Caserta - Emergenza rifiuti: diciassette dei 26 comuni aderenti al consorzio ''GeoEco'', oggi hanno presentato, nelle mani dei rispettivi segretari comunali, le dimissioni dalla carica, formalizzandole, poi, in prefettura nel corso di un incontro con il prefetto Maria Elena Stasi, promosso anche per fare il punto della critica situazione determinata soprattutto dalla chiusura della discarica ''Lo Uttaro'' di Caserta, disposta nei giorni scorsi dalla magistratura sammaritana. All'incontro di oggi hanno partecipato 18 sindaci tra cui quelli di importanti centri come Aversa e S.Maria Capua Vetere. ''Al prefetto abbiamo rappresentato - ha detto a margine dell'incontro il sindaco di Aversa, Mimmo Ciaramella - le nostre preoccupazioni per l'emergenza igienico-sanitario, della quale non abbiamo alcuna responsabilita', che sta interessando quasi tutti i comuni della provincia''. ''Siamo preoccupati - ha aggiunto - non solo per la situazione attuale ma anche per quello che accadra' il prossimo anno, dopo la fine della gestione commissariale. Siamo davvero stati abbandonati''. Ieri sera i 26 sindaci aderenti al consorzio GeoEco avevano annunciato le loro dimissioni in un documento nel quale, tra l'altro, sottolineavano che la decisione rappresentava una reazione ad una gravissima situazione, difficile da gestire, anche per la limitazione dei poteri loro concessi e per l'impossibilita', dunque,di dare risposte alle pressanti richieste dei cittadini. Oltre alle proteste dei sindaci aderenti al Consorzio GeoEco permane alta la tensione a Casanova di Carinola, dove il Commissariato di Governo ha localizzato un'area da adibire a sito di stoccaggio di ecoballe e a Pignataro Maggiore, dove in localita' ''Cento Moggi'' dovrebbe entrare in funzione una discarica. Consiglieri di maggioranza ed opposizione di Pignataro Maggiore nel corso di una riunione del consiglio comunale hanno approvato un documento destinato al prefetto Pansa, nel quale, tra l'altro, si fa riferimento alla necessita' di accertamenti di carattere geologico e sanitario nel sito , che sarebbe stato destinato a discarica. In agitazione agricoltori, titolari di aziende bufaline e di trasformazione, pronti a tornare in piazza con i loro mezzi agricoli. Intanto alcune migliaia di tonnellate di spazzatura continuano a creare problemi di natura sanitari in strade e piazze di molti centri, soprattutto dell'agro aversano, di alcune zone del litorale, del maddalonese e dell'agro caleno. Fonte: (ANSA)
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