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Stato arrogante: subito denunciate 200 persone per aver detto no alle ecoballe !

Verso la prescrizione, invece, il processo contro Bassolino
27/11/2007 12:38

Sparanise - Nelle stesse ore in cui si scopre che lo Stato starebbe per alzare bandiera bianca contro i presunti responsabili del fallimento Campania, in considerazione del fatto che il processo rifiuti potrebbe andare in prescrizione, si scopre che, sempre lo Stato, denuncia 200 persone e 7 sindaci per interruzione di pubblico servizio! Allora: con al prescrizione di un processo che non è mai partito si consente cosi agli accusati di farla franca e tra gli accusati spicca, tra gli altri, anche il nome di chi “l’emergenza” rifiuti l’ha gestita per anni in prima persona vale a dire l’attuale governatore della Regione Campania Antonio Bassolino! Se non è questa la Repubblica delle banane allora cos’altro può essere? Uno Stato che diventa docile con i potenti e arrogante con i deboli che Stato è? Uno Stato che in 14 anni di gestione commissariale dei rifiuti, sette commissari straordinari e migliaia di milioni di euro sperperati, non è riuscito a risolvere il problema della munnezza in Campania, fa la voce grossa con i cittadini. Interruzione di pubblico servizio: è questo il reato che sarebbe stato contestato a duecento cittadini, che sabato 24 novembre hanno rivendicato il loro diritto costituzionale alla salute, sfilando a Pignataro Maggiore. Lo stesso Stato che da decenni è colpevole di interruzione di pubblico servizio, perché non riesce a garantire il regolare servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, accusa i cittadini che difendono la loro terra. I cittadini possono essere condannati per interruzione di pubblico servizio lo Stato, invece, è coperto da immunità. Sarebbe questa l’uguaglianza alla base della democrazia? Lo scempio del territorio, a cui non si è riusciti a porre un argine, è una illegalità di Stato. Per questo reato nessuno pagherà mai. Potete esserne certi. Noi siamo cittadini onesti e rispettosi delle leggi. Lo Stato forse lo è un po' meno di noi. La nostra sarà una lotta legale e pacifica, contro l'illegalità. Sappiate, però, che, nel rispetto della Legge, siamo determinati ad evitare che questo scempio si compia più di quanto chiunque altro può essere determinato a violentare la nostra terra. Siamo pronti a tutto.
Non potete liquidarci con qualche ultimatum palesemente ricattatorio. La nostra non è una lotta contro lo Stato. Anzi! E' l'affermazione di un nostro diritto sacrosanto: quello alla salute. Diritto che lo Stato non garantisce compiutamente in questa martoriata Regione. Le montagne di immondizia per le strade le vediamo anche noi, ma non siamo noi che dobbiamo dare delle soluzioni al problema. Noi, tutt’al più, siamo costretti a pagare la tassa per lo smaltimento rifiuti, che non vengono smaltiti, più alta d’Italia. Non ci venga detto che il problema dei rifiuti non si risolve per colpa dei cittadini che si oppongono alle discariche sul loro territorio. E' una favoletta a cui nessuno crede. Non si accusino i cittadini di essere degli sporcaccioni che non vogliono fare la raccolta differenziata. E' una barzelletta! Non è colpa dei cittadini se la filiera dei rifiuti non si completa con i siti di compostaggio, indispensabili per avviare la raccolta differenziata. Non è colpa dei cittadini se come siti per insediare le discariche vengono individuati luoghi non idonei. La colpa è del "sistema" e del malaffare che lucra sullo smaltimento dei rifiuti, e che vuole conservare sine die questo status quo. Nella Regione Campania esistono ancora territori che possono essere utilizzati temporaneamente per accogliere l'immondizia e consentirvi di mettere l'ennesima "pezza", facendo l'ennesimo "fosso". Hanno caratteristiche idrogeologiche idonee, sono lontani dai centri abitati e non danneggiano il sistema economico. E non si trovano certo nella piana dell'Agro caleno. Scalfiscono forse il bacino elettorale di qualche politico intoccabile. Le scelte devono essere fatte per tutelare la salute dei cittadini, nel rispetto della naturale vocazione dei territori, e non secondo logiche "pseudopolitiche", che inducono ad individuare quelle aree con deficit di rappresentanza politica. Noi vogliamo preservare la nostra salute e quelle delle generazioni che verranno dopo di noi. Chi dice di volerlo fare per noi, forse lo fa un po' di meno. Prefetto Pansa Lei che è in contatto costante con il Presidente della Repubblica, gli dica che vuole aprire una discarica nel cuore della Campania Felix. Il Presidente, che conosce bene queste zone, non plaudirà alla sua iniziativa. Coprire di rifiuti la terra più fertile d'Italia è un offesa alla storia ed un vulnus insanabile per l'economia e la reale vocazione del territorio. E' arroganza di Stato. Bartolo Mercone Pietro Ricciardi La redazione e il direttore di www.comunedisparanise.com si associano alla lettera dei due colleghi e virtualmente la firmano.
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