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La protesta sciocca degli autotrasportatori và tutta a danno degli automobilisti

Sarebbe stato meglio protestare sotto la casa di Prodi
10/12/2007 19:37

Editoriale – Una giornata infernale! Ecco come può essere definita quella che si appresta ad essere ricordata come la protesta degli autotrasportatori che ha arrecato infiniti disagi solo agli automobilisti. Per carità, il diritto di scioperare è sacrosanto, ma sarebbe opportuno che qualcuno spieghi agli esimi autisti di camion ed autoarticolati ed ai loro intelligentissimi rappresentanti sindacali, che prendere per il culo una intera nazione con lo stratagemma delle ruote forate, che poi sono semplicemente sgonfie, e bloccare i caselli autostradali d’Italia è una porcata è basta! Una azione sciocca ed arrogante, che ha di fatto costretto milioni di automobilisti “inermi” e ci si passi l’aggettivo, a disagi inenarrabili. Provate ad immaginare una famiglia in viaggio con bambini piccoli a bordo, oppure malati che necessitano di cure ospedaliere e via discorrendo, rimasti bloccati per ore solo perché qualche leader del sindacato si è inventato lo sciopero delle ruote bucate! Insomma, un'altra tipica follia tutta italiana. Cosa possono fare gli automobilisti per risolvere i problemi degli autotrasportatori? Nulla! E allora perché non protestano sotto la casa di Prodi oppure bucano le ruote davanti a Montecitorio? Del resto è a Roma che si prendono le decisioni non ai caselli autostradali. E' da stamani che migliaia di poliziotti si fanno il mazzo al freddo e sotto la pioggia per cercare di garantire un minimo di ordine mentre loro, i camionisti, con la tipica arroganza di chi si sente forte, perché tanto c’ha il tir, ed il tipico ghigno di chi probabilmente non è cosciente del fatto che la quantità e le dimensioni dei neuroni alloggiati nella calotta cranica è inversamente proporzionale alle dimensioni del tir, possono bloccare la rete autostradale di un’intera nazione. Ne scrivo con cognizione, considerato che ho dovuto subire questa sciocca pantomima per l’intero pomeriggio, "sequestrato" nel tratto autostradale che va dal casello di Capua a quello di Napoli. Lo ripeto: giusto protestare e scioperare, ma sarebbe il caso di farlo nei modi e nei luoghi giusti. Mi sarebbe piaciuto scrivere di un bel blocco sotto casa di Prodi oppure a Palazzo Chigi o ancora a Montecitorio. Evidentemente per portare a compimento azioni forti ci vogliono i coglioni, che troppe volte, ormai, gli illuminati leaders sindacali hanno dimostrato di avere miseramente sgonfi, come le ruote dei lori tir, nei confronti di questo governo. Ergo: abbiamo dato l’ennesima dimostrazione che in Italia non esiste la libertà tanto meno il rispetto per il prossimo, se si continua a pensare che solo l’arroganza o la lotta, come ama definirla qualche nostalgico sinistroide, paga. Che dire: che Dio ci aiuti!
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