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Riequilibrio di bilancio in Provincia, le precisazioni di Amilcare Nozzolillo

Riceviamo e pubblichiamo
20/10/2008 17:50

Caro Direttore,
mi permetto una breve puntualizzazione sull’articolo pubblicato il 13 ottobre c.m. dal titolo Provincia: la minoranza invoca il Prefetto e ne chiede lo scioglimento. A causa del ritardo sull’orario di convocazione di qualche consigliere la seduta del Consiglio provinciale di Lunedì 13 c.m. non si è svolta e, il centrodestra casertano, in modo strumentale, ricorrendo a fantasiose interpretazioni sulla volontà della maggioranza di non approvare il riequilibrio di bilancio, ha disegnato un quadro caricaturale e falso dell’Amministrazione Provinciale. Io non intendo minimamente dipingere un quadro idilliaco, la cosa più sciocca che si può fare in politica è mettere la testa sotto la sabbia, non vedere i problemi e rimuovere la realtà. Tuttavia, alla luce di quanto si è verificato nel Consiglio provinciale di venerdì 17 c.m. con l’approvazione del famigerato documento contabile, chiunque non sia in malafede, ha capito che la rozza esegesi fa parte della propaganda e della natura di un'opposizione in cui si gioca una feroce lotta interna legata all'egemonia e alla leadership della nascente coalizione del Partito della Libertà. Alleanza Nazionale, guidata dal sindaco Magliocca, particolarmente inselvaggito, ha cercato di trascinare l'intera opposizione su una linea demagogica usando l’ostruzionismo come deprimente strumento politico. Un atteggiamento che alla lunga ha irritato il capogruppo Griffo di Forza Italia. Naturalmente l’avvocato di Pignataro si sente il candidato in pectore per la prossima contesa provinciale, ma gli altri consiglieri di opposizione hanno provato a distinguersi dall'onda nera della demagogia di An, intuendo che in quel modo non si costruisce un profilo di classe dirigente alternativa. La particolare e delicata fase che la nostra Provincia sta attraversando, gli importanti e concreti argomenti iscritti all’ordine del giorno non potevano sopportare la sfilza dei 60 emendamenti che il consigliere Magliocca ha presentato (dei 500 annunciati!) costringendolo, dopo due ore di noia per la sterilità delle proposte, a ritirarli. La responsabilità istituzionale ci impegna tutti ad aprire una discussione alta sui prossimi anni, sul futuro della Provincia che vogliamo. I nostri avversari dovrebbero uscire da quella specie di deserto dei tartari in cui si sono rinchiusi a coltivare la nostalgia del potere perduto e a non perseverare nella demonizzazione di Sandro de Franciscis. Se la sfida che verrà lanciata al Presidente della Provincia avrà il livello greve delle parole del consigliere Magliocca, penso che non avrà nulla da temere. Se si considera il Consiglio solo la cassa di risonanza per operazioni propagandistiche, praticando in Aula esclusivamente l'ostruzionismo e sulla stampa la disinformazione, si vede che non si hanno altre carte da giocare. La ringrazio per l’ospitalità. Amilcare Nozzolillo
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