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Anche quest’anno il nostro pesce d’aprile ha funzionato! Ieri record di accessi

Non c’è stato alcun accordo tra Merola e Piccolo
2/4/2009 1:38

Sparanise (Ilario Capanna) – Con il passare degli anni le nostre esistenze finiscono per diventare “seriose” e grigie al punto tale che spesso ci dimentichiamo di scherzare e di giocare. Allora può essere importante ristabilire un contatto con il mondo semplice e cristallino dei bambini che vivono con entusiasmo una vita assolutamente identica alla nostra ma senza allontanarsi dal gioco. Giocare: continuare a giocare sempre. Vivere la vita come se fosse un gioco aiuta a viverla meglio. E' questo l'imperativo. Ecco quindi il senso del pesce d’aprile di ieri, che con la complicità di mia figlia, ho voluto regalare ai sempre più numerosi lettori che quotidianamente sfogliano il giornale on line che mi onoro di dirigere dal 2007. Sarebbe il caso, perciò, di prenderesi un po’ meno sul serio e di affrontare le giornate con serenità tanto, che ci piaccia o no, il nostro destino è comunque segnato. Ad ogni buon conto, dopo aver dato un’occhiata alle statistiche del giornale credo proprio che il pesce d’aprile abbia funzionato. In redazione sono arrivate tante telefonate, alcune dal tono allarmato, altre addirittura concitate ed altre ancora con risata sorniona di accompagnamento, cosi come sono arrivate tante e-mail ed altrettanti sms dai sentimenti più svariati. Ma se permettere, il più bello è stato quello di un amico che per rispetto manterrò volutamente anonimo. Questo il contenuto integrale del messaggio: “Ciao caro, ho letto il pezzo sul tuo giornale e mi sono detto: se è un pesce d’aprile lo hai fatto con i contro c….. e mi sto ancora scompisciando dalle risate quando immagino le facce di tutti quelli che in queste ore corrono a fare i voti, pensa le espressioni in technicolor di chi le emozioni le manifesta sul cuoio capelluto… capisc a me, però dopo poco mi sono detto, “ma nun po propiu ess, ormai s sap che o vattu nun i piac u furmaggiu….” E su questa autentica chicca che ho voluto fedelmente riportarvi e regalarvi, vi salulto cordialmente e vi do appuntamento all’anno prossimo. Ps: è ovvio che la notizia sull’accordo è totalmente falsa.
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