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Bartolomeo Pirone, da Sparanise un ponte verso l'Islam

E' professore universitario di Lingua e Letteratura Araba
1/7/2009 1:50

Sparanise ¨C Ancora una volta nel mettere mano a questa rubrica ho provato una sana sensazione di piacere mista ad orgoglio ma accompagnata anche da un retrogusto amarognolo dato dalla consapevolezza che l'antico adagio ¡°nemo profeta in patria¡± non si smentisce mai. Questa volta vi parlo di un altro nostro concittadino illustre, un uomo di cultura che negli anni si ¨¨ ritagliato un posto di primo piano a livello mondiale tra i conoscitori del mondo arabo. Quest'uomo ¨¨ Bartolomeo Pirone. Nato a Sparanise il 30 maggio 1943, ma da tempo risiede a Roma, come recita il suo curriculum, dottore in Teologia e laureato in Lingue e Civilt¨¤ Orientali, indirizzo storico-letterario, sezione Vicino e Medio Oriente, il professore svolge attivit¨¤ didattica presso la Facolt¨¤ di Studi Arabo-Islamici e del Mediterraneo dell¡¯Universit¨¤ degli Studi di Napoli ¡°L¡¯Orientale¡±, in qualit¨¤ di professore straordinario di Lingua e Letteratura araba. La storia del Professore Pirone dimostra ancora una volta quanto sia diventato doveroso ¡°espatriare¡± per ottenere risultati brillanti o molto pi¨´ semplicemente per fare una brillante carriera in qualsiasi ambiente. Ai tanti giovani lettori che quotidianamente frequentano il mio giornale on line consiglierei di leggere attentamente quanto ¨¨ stato capace di produrre Pirone partendo da una realt¨¤ modesta, ma sicuramente un tempo molto meno asfittica di adesso, come la nostra Sparanise. Ho provato anche ad immaginare cosa potrebbe diventare la nostra citt¨¤ se personaggi illuminati come Pirone ed altri facessero ritorno in ¡°patria¡± e si dedicassero alla vita pubblica... Ma forse questa rester¨¤ soltanto una splendida utopia e tutti noi dovremo rassegnarci al dato di fatto che, per il momento, offre il convento... Bartolomeo Pirone ha svolto esercitazioni pratiche di lingua araba presso il Seminario di Arabistica e Islamistica del gi¨¤ I.U.O. dall¡¯anno accademico 1971/72 fino al 30/4/1975. Dal 1/5/1975 al 30/4/1980 ¨¨ stato assistente incaricato alla cattedra di Islamistica presso la Scuola di Studi Islamici; dall¡¯anno accademico 1978/79 fino all¡¯anno accademico 1979/80 gli ¨¨ stato conferito, a titolo di interno, l¡¯incarico di insegnamento di Lingua araba ¨C II biennio ¨C presso la Facolt¨¤ di Scienze Politiche del gi¨¤ I.U.O. Dall¡¯anno accademico 1979/80 fino al 14/7/1985 ¨¨ stato professore incaricato ¡°interno¡± di Lingua e Letteratura Araba ¨C I biennio ¨C presso la Facolt¨¤ di Lettere e Filosofia del gi¨¤ I.U.O. e con decorrenza 1/5/1980 ¨¨ stato nominato assistente ordinario alla cattedra di Lingua e Letteratura Araba presso la gi¨¤ Scuola di Studi Islamici dell¡¯I.U.O. Dagli Atti dell¡¯Ufficio I, div. II, sez. Pers. Docente dell¡¯Universit¨¤ degli Studi di Bari risulta che il Prof. BARTOLOMEO PIRONE ha ricoperto l¡¯ insegnamento di Lingua e Letteratura Araba presso la Facolt¨¤ di Lingue e Letterature Straniere dell¡¯Universit¨¤ di Bari per gli anni accademici 1975/76, 1976/77, 1977/78 e 1978/79, tenendo regolarmente le lezioni previste per i quattro anni del corso. Professore associato di Lingua e Letteratura Araba presso la Facolt¨¤ di Lettere e Filosofia dall¡¯anno 1985, ha coperto, accanto alla disciplina di cui era titolare, l¡¯incarico di insegnamento di Lingua Araba presso la Facolt¨¤ di Scienze Politiche dell¡¯Orientale e, lasciando quest¡¯ultimo, ha tenuto, per supplenza, l¡¯insegnamento di lingua e letteratura araba -primo biennio- presso la Facolt¨¤ di Lettere e Filosofia del medesimo Istituto, come risulta dal certificato di servizio rilasciato dall¡¯Ufficio Personale Docente dell¡¯Istituto Universitario Orientale di Napoli in data 22/4/1999.Il prof. PIRONE ¨¨ stato a pi¨´ riprese invitato presso la Kulliyyat al-Alsun dell¡¯Universit¨¤ del Cairo per un ciclo di conferenze su scrittori arabi contemporanei e sulle tecniche di traduzione. Ha tenuto, inoltre, un ciclo di conferenze presso la Facolt¨¤ di Lettere dell¡¯Universit¨¤ Libanese, Sez. I e Sez. II, in lingua araba sui temi: ¡°Aspetti fenomenologici nel pensiero di Gibr¨¡n Khal¨©l Gibr¨¡n¡±, ¡°La fenomenologia della morte in Gibr¨¡n Khal¨©l Gibr¨¡n¡± e ¡°Religione e religiosit¨¤ in Gibr¨¡n Khal¨©l Gibr¨¡n¡±, nel 1983, e una conferenza dal titolo ¡°Una triade di intellettuali per una unit¨¤ di cambiamento¡±, ancora una volta come invitato, al Convegno su Libano: cultura e cambiamento, tenutosi a Beirut nel maggio 1988. Invitato presso il Congresso del Popolo Arabo a Tripoli e presso l¡¯Istituto Italiano di Cultura della medesima citt¨¤ ha tenuto, nel 1988, due conferenze sugli apporti di scrittori contemporanei, in particolare libanesi, allo sviluppo del mondo delle lettere dei loro paesi di origine. Invitato presso diverse istituzioni accademiche di Gerusalemme e in diversi convegni nazionali e internazionali, ha tenuto, tra altre, relazioni sui seguenti temi: Y¨±suf Idr¨©s, pensatore e narratore, Il gioco del sultano e del vis¨¬r di ¡®Abdall¨¡h al-B¨±ṣ¨©r¨©, I Berberi in una fonte cristiana dell¡¯XI secolo, Rassegna di medici arabo-cristiani, Le ¡°Edizioni Custodia di Terra Santa¡± a servizio del primo cristianesimo arabo, L¡¯esperienza dell¡¯Assoluto nei Sufi, l¡¯Homo Novus libanese nel pensiero di M¨©kh¨¡¡¯¨©l Nu¡®aymah, Dante nell¡¯editoria araba e altre il cui testo pubblicato ¨¨ menzionato in bibliografia. Accanto alla pura e semplice attivit¨¤ didattica, il prof. BARTOLOMEO PIRONE ha portato avanti una lenta ma sistematica attivit¨¤ di ricerca soprattutto su fonti manoscritte inedite, pubblicandone i risultati in volumi, studi monografici e articoli. I suoi interessi specifici attuali, senza trascurare lo specifico ambito della letteratura araba vera e propria, sono finalizzati all¡¯individuazione e alla ricerca di manoscritti relativi alla letteratura arabo-cristiana dei secoli X-XV nelle sue strette relazioni con il mondo islamico e letterario del tempo. I diversi lavori gi¨¤ pubblicati, in tutto o in parte, riservano particolare attenzione alla evoluzione storica di una lingua araba franca che non rare volte ¨¨ lingua di immediata e comprensiva comunicazione tra le diverse comunit¨¤ del contesto arabo islamico e cristiano. E¡¯ per tal motivo che la maggior parte dei lavori riguarda pi¨´ direttamente l¡¯aspetto filologico, filosofico, apologetico, teologico, agiografico e storico di questa particolare letteratura intorno alla quale si vanno accentrando gli interessi di parecchi studiosi contemporanei. Tale attivit¨¤ ¨¨ svolta in stretta collaborazione con il Franciscan Centre of Christian Oriental Studies del Cairo, dove spesso si reca per soggiorni di studio, che si prefigge la ricerca, lo studio e l¡¯edizione di opere di autori arabo-cristiani e musulmani, la cui maggiore soddisfazione ¨¨ quella di editare l¡¯importantissima opera di al-Mu¡¯taman Ibn al-¡®Ass¨¡l sui princ¨¬pi della Religione, di cui sono gi¨¤ stati pubblicati, tra testo arabo e italiano a parte, i primi quattro volumi, cui seguiranno altri due testi in arabo e altri due in italiano, di cui uno contenente la traduzione e relative note e indici, l¡¯altro riservato, invece, al composito lessico dell¡¯opera.
Ecco cosa scrive il nostro concittadino a proposito dell'Islam. Tratto dal testo di Bartolomeo Pirone, La Moschea e l'islam, Portalupi Editore Conoscere l¡¯Islam attraverso la Moschea Il luogo di culto dei musulmani si chiama Moschea che deriva dall¡¯arabo ¡°masgid¡± (luogo di prostrazione. In questo luogo i musulmani pregano prostrandosi davanti ad Allah. Durante la preghiera in musulmani riconoscono che egli ¨¨ l¡¯Uno e l¡¯Unico, che all¡¯infuori di Allah non c¡¯¨¨ nessun altro e che Muhammad ¨¨ il suo inviato. Internamente le moschee sono decorate, le navate sono divise da colonne lisce con capitelli alla base e in cima. Si cammina a piedi scalzi sopra tappeti o stuoie perch¨¦ ci si avvicina ad Allah separandosi da terra. Lungo le pareti sono disposti degli armadietti con le copie del Corano perch¨¦ la Moschea ¨¨ sia luogo di preghiera che di lettura simboleggiando il magistero della parola rivelata. Questa simbologia ¨¨ rappresentata dal pulpito che ¨¨ collocato in fondo alla moschea da dove lo shaykh o l¡¯imam leggono e illustrano i passi coranici a seconda delle situazioni in cui la comunit¨¤ islamica ¨¨ coinvolta. La struttura della moschea ¨¨ funzionale alla qiblah ed ¨¨ rappresentata da una nicchia scavata nella parete. La forma di ogni moschea ha la qiblah in direzione della Mecca che per ogni musulmano ¨¨ il centro o ombelico del mondo. Le pareti sono scarne e senza figure di esseri viventi o animati, sviluppando un¡¯arte epigrafica che impreziosisce le finestre delle pareti con alabastro e motivi geometrici e floreali. I tempi della preghiera sono dettati dall¡¯imam, gli uomini pregano separati dalle donne per non creare motivi di distrazione. Per accedere alla moschea si passa per spiazzi e colonnati preceduti da una sezione dove si fanno le abluzioni che comportano il lavaggio della faccia, delle braccia e dei piedi attingendo da fontanelle disposte su piu¡¯ ordini. Le abluzioni esprimono l¡¯intenzione di assolvere al secondo pilastro dell¡¯islam della preghiera canonica (Sal¨¡t) che riconosce l¡¯unit¨¤ e l¡¯unicit¨¤ di Allah. Tra i colonnati e le navate il musulmano sosta per riposare e trovare refrigerio. Dall¡¯alto del minareto il muezzino lancia il richiamo alla preghiera. Una moschea ha piu¡¯ di un minareto. Il profeta diceva che tutta la terra ¨¨ una Moschea, per questo il musulmano prega ovunque si trovi basta che possa stendere un tappetino o una stuoia che lo isoli dal suolo. All¡¯esterno della moschea si possono trovare il tribunale sciaraitico per risolvere le pendenze giuridiche alla luce della legge islamica. Vi sono poi le fondazioni pie, le biblioteche e le scuole dove si impartiscono i principi della lettura e della scrittura del Testo Coranico. La moschea ¨¨ l¡¯immagine piu¡¯ esauriente dell¡¯Islam tratteggiandone l¡¯identit¨¤ religiosa e culturale. Senza la Moschea non si da l¡¯Islam. Per questo i musulmani che vivono qui in Europa aspirano ad avere una moschea che ne annunci la presenza, per questo ¨¨ importante il dialogo interreligioso e il mantenimento dei rapporti di buon vicinato sia con le comunit¨¤ islamiche qui in Europa che con i paesi arabi moderati (Marocco, Egitto, Libano, Siria e Giordania). Concludendo oggi non ci confrontiamo con un Islam astratto ma con musulmani che si stabiliscono nel nostro paese e dialogano con le nostre istituzioni civili e religiose. Non vogliono togliere il crocifisso dalle nostre scuole ma ci chiedono di guardarli, di osservarli nelle loro preghiere, nei loro digiuni e nel loro rapportarsi con Allah e con l¡¯Occidente. Tratto dal testo di Bartolomeo Pirone, La Moschea e l'islam, Portalupi Editore
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