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Il consiglio regionale della Campania dà l'ok al piano casa

Dall'edilizia un nuovo impulso all'economia sparanisana
11/12/2009 16:15

Napoli - Forte incremento del Pil regionale, pari a 6 miliardi di euro, 40.000 nuovi posti di lavoro e quasi mezzo milione di alloggi, 486.000 per la precisione. Questa la possibile ricaduta sul territorio campano del nuovo piano casa approvato dal consiglio regionale nella notte tra mercoledì e giovedì, secondo l’associazione dei costruttori. Il piano per il rilancio dell’edilizia prevede una serie di interventi in deroga agli strumenti urbanistici vigenti, seppur per un tempo determinato.
Saranno consentiti aumenti di cubatura del 20% sugli edifici residenziali unifamiliari o bifamiliari oltre che su piccole palazzine fino a 1.000 metri cubi ed al massimo di due piano. Ed ancora aumento fino al 35% della volumetria nel caso della così detta rottamazione degli edifici residenziali. Prevista anche la riqualificazione di zone urbane degradate con possibili aumenti di volumetria fino al 50%. Nel piano anche il cambio di destinazione d’uso in aree produttive dismesse da almeno tre anni ma con l’obbligo di riservare all’edilizia sociale una quota non inferiore al 30%. I lavori saranno permessi anche su immobili condonati risultanti come prima casa, a patto che sia stata rilasciata la concessione in sanatoria o l’istanza di regolarizzazione sia stata presentata entro i termini previsti. Inoltre potranno essere recuperati anche i sottotetti ai sensi delle leggi regionali del 2000 e del 2001. Saranno esclusi, ovviamente, immobili non accatastati o abusivi o, ancora, in aree a rischio idrogeologico elevato o molto elevato. Vietati anche gli ampliamenti negli edifici di valore storico, culturale ed architettonico e nelle aree dichiarate di inedificabilità assoluta. La Dia o la richiesta di permesso a costruire dovrà avvenire entro 18 mesi dall’entrata in vigore della legge regionale. I Comuni potranno intervenire entro 60 giorni.
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