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Appalti truccati e truffa, arresti a Pignataro Maggiore

Indagini partite dall’inchiesta sulla centrale Biopower
14/4/2010 13:20

Pignataro Maggiore - L'indagine della procura di Santa Maria Capua Vetere sulle risorse pubbliche erogate a Biopower spa dalla Regione Campania, che un anno fa condusse a 23 arresti e oggi a un avviso di conclusione indagini preliminari, ha riscontrato irregolarità in una gara per l'affidamento del servizio di sorveglianza notturna dell'area del depuratore e di manutenzione, nonché una truffa ai danni del fondo paritetico interprofessionale nazionale per la formazione continua del terziario per oltre 74mila euro, di cui già erogati oltre 58mila per un corso di formazione 'finto' su nuove tecnologie. Le misure cautelari notificate dalla Guardia di Finanza nell'ambito di una inchiesta sui finanziamenti per la costruzione di una centrale a biomasse nel territorio comunale disposte dal Gip, si legge in una nota del Procuratore Luigi Gay, riguardano gli arresti con il beneficio dei domiciliari per Francseco D'Alonzo, consigliere comunale di maggioranza e per l’avvocato Tiziano Giaquinto, mentre per il vice sindaco Piergiorgio Mazzuocolo il divieto di dimora nel comune. Nell'inchiesta sono indagati anche l’ex assessore Baldo Borrelli e il sindaco di Pignataro Maggiore Giorgio Magliocca.
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