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Lavoro: per l’ISTAT la disoccupazione sale al 7,8 % ma è sotto la media UE

Record negativo della Provincia di Caserta:e il lavoro nero?
28/4/2010 14:54

Roma - Nel 2009, nella classe di eta' tra i 15 e i 64 anni il tasso di occupazione si attesta a livello nazionale al 57,5% con una flessione di 1,2 punti percentuali su base annua. Si tratta, segnala l'Istat, di un valore inferiore di oltre sette punti percentuali rispetto alla media dell'Unione europea (64,6%). A livello regionale il tasso di occupazione piu' elevato si registra in Emilia-Romagna, Trentino-Alto Adige (68,5% in entrambi i casi) e Valle d'Aosta (67,0%); quello piu' basso in Campania (40,8%), Calabria (43,1%) e Sicilia (43,5%). Sul fronte dell'occupazione femminile i tassi piu' elevati si presentano in Emilia-Romagna, Trentino-Alto Adige e Valle d'Aosta; nelle prime due regioni si segnalano i tassi piu' alti anche per gli uomini. In tutte le regioni meridionali i tassi di occupazione delle donne sono contenuti e, in ogni caso, inferiori al dato medio nazionale. In Campania, Sicilia, Puglia e Calabria si stima che la quota delle donne occupate tra i 15 e i 64 anni sia inferiore alla meta' di quella dell'Emilia-Romagna. In Trentino-Alto Adige e Emilia-Romagna sono occupati piu' di sette uomini ogni dieci tra i 15 e i 64 anni; in Campania e Calabria poco piu' di cinque. Anche a livello provinciale i tassi di occupazione piu' elevati si registrano nel settentrione. Il tasso piu' alto si riscontra nelle province di Bolzano, Bologna e Reggio Emilia, con circa sette occupati ogni dieci tra i 15 e i 64 anni. Viceversa, i tassi di occupazione piu' bassi emergono esclusivamente nelle province del Mezzogiorno. In particolare a Crotone, Caserta e Napoli sono occupate meno di quattro persone ogni dieci tra i 15 e i 64 anni. Il tasso di occupazione femminile nella maggioranza delle province meridionali e' molto al di sotto del corrispettivo dato medio nazionale: a Crotone sono occupate circa due donne ogni dieci. A livello settoriale, le regioni con la quota maggiore di occupati in agricoltura sono la Calabria (9,5% sul totale occupati della regione), la Puglia (8,7%), la Basilicata (7,6%), la Sicilia (7,2%) e il Molise (6,9%). Nel settore industriale la quota di occupati piu' elevata si registra nelle Marche (40,3%), nel Veneto (38,3%) e in Lombardia (35,6%). L'Abruzzo e' l'unica regione del Mezzogiorno a presentare una percentuale di occupati nell'industria (30,3%) vicina a quella della media nazionale. Nei servizi, infine, il Lazio (79,1%), la Liguria (78,1%), la Sicilia (74,7%) e la Sardegna (73,5%) presentano la quota piu' consistente di occupati, a fronte di una media nazionale del 67%. C’è un solo aspetto che nessuna statistica è in grado di rilevare con sufficiente attendibilità: il lavoro nero. Se questa autentica piaga venisse sommata al lavoro regolare la Provincia di Caserta risulterebbe tra le più laboriose d’Europa…
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