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Questione seggio UDC Consoli-De Lucia: il punto di vista dello zinziano Piccolo

Le elezioni hanno maggiore forza se vengono dal popolo
8/2/2011 19:4

Sparanise – In questi giorni tiene banco la notizia della possibile elezione a consigliere regionale, seppur per via giudiziaria, di Angelo Consoli, ex sindaco di Sparanise, che fresco di verdetto della Corte di Appello di Napoli, potrebbe, in caso di vittoria anche in Cassazione, prendere il posto di Pasquale De Lucia, attuale consigliere regionale e presidente dell’8° commissione. In merito, abbiamo chiesto un parere all’assessore Salvatore Piccolo, esponente dell’UDC che siede tra i banchi della maggioranza consiliare,
D: Assessore Piccolo, cosa ne pensa di Consoli eletto via tribunale ? R: Da sparanisano e da cattolico penso che l’UDC possa giovarsi di avere un consigliere regionale del nostro territorio. Certo, se fosse stato eletto dal popolo avrebbe, senza alcun dubbio, maggiore forza politica. D: Quali possono essere gli effetti dell’elezione giudiziaria di Consoli all’interno del partito soprattutto in prospettiva del nuovo progetto politico che vedrà la luce entro l’anno ? R: Per quanto ci riguarda, crediamo che la vicenda non sia ancora definita poiché, sicuramente, quando si aprono contenziosi di questa portata, ci saranno ulteriori prosiegui di natura giudiziaria, senza escludere il fatto che nel conflitto giudiziario possa inserirsi anche un altro partito. D: Perché c’è anche l’eventualità che l’UDC possa perdere il seggio conquistato anche con i voti determinanti di De Lucia? R: Stando ai documenti ed agli atti che mi sono stati sottoposti all’attenzione per motivi professionali, non ci sarebbe nulla di esagerato se il partito che non è riuscito ad accedere al seggio in occasione delle elezioni regionali, possa chiedere una nuova attribuzione per via giudiziaria. Tuttavia, dal punto di vista politico, le conseguenza sarebbero di inaudita gravità, poiché si correrebbe il paradosso di vedere l’UDC perdere ogni rappresenta in consiglio regionale dopo che le urne avevano attribuito un rappresentante eletto dal popolo. D: Dall’affermazione desumo che lei è tesserato per il partito di Casini? R: Dopo una lunga riflessione e soprattutto in considerazione del fatto di aver sostenuto il presidente Zinzi candidandomi nella sua lista provinciale attraverso sistemi informatici ho ottenuto la tessera dell’UDC. Certo è che con una dirigenza locale pregiudizialmente ostile alla maggioranza comunale e anagraficamente datata, abbiamo avuto difficoltà nel fare proselitismo e, anche per evitare strumentali accuse di preparare pacchetti di tessere preconfezionati, ho preferito, insieme a qualche amico, aderire al nuovo partito attraverso la rete internet. D’altra parte neppure conosco strumenti della vecchia politica per creare tessere in misura esponenziale. D: Questa dunque è una risposta secca a coloro che sostengono che l’UDC sia fuori dalla maggioranza consiliare ? R: Io sono tesserato con l’UDC e sono assessore ai lavori pubblici. La tessera l'ho presa per convinzione piuttosto che per altri fini poiché dall’alto dell’incarico assessoriale posso dare al partito e non ricevere. D: Sarà possibile mettere insieme le due anime del partito? R: Mi auguro che dopo un adeguato percorso si possa mettere insieme un forte partito cattolico a Sparanise, anche perché tutti ci richiamiamo alle posizioni espresse dalla presidenza della Provincia. Certo, alcune polemiche ad arte non aiutano e comunque le spaccature, se diventano profonde, compromettono rapporti a volte anche antichi. Nel prossimo futuro, noi crediamo di poter gioire affinché il nostro partito esprima con la necessaria forza elettorale un consigliere provinciale ed un consigliere regionale.
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