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Progetto sul riutilizzo dei beni confiscati alla camorra: siglato il protocollo

Sorvillo:“Istruzione e istituzioni, unite per la legalità"
23/2/2011 18:9

Sparanise – Legalità, mondo della scuola ed istituzioni unite in un unico sforzo comune che ha come target il rilancio del territorio caleno. E’ questo il messaggio contenuto nel protocollo d’intesa siglato tra il sindaco Comune di Sparanise Mariano Sorvillo e la dirigente dell’ITCT “Galileo Galilei”, riguardante il progetto PON-FSE, azione C3, sul riutilizzo dei beni confiscati alla camorra nel territorio dell’agro caleno. Si tratta di uno sforzo sinergico messo in essere per perseguire alte finalità nel campo della legalità, della tutela dell’ambiente, dei diritti umani e dell’intercultura che vedrà protagonisti 20 alunni delle classi del triennio superiore dell’ITCT Galilei di Sparanise, che dal prossimo anno scolastico diventerà ISIS. Di prestigio l’elenco dei partner che hanno aderito all’iniziativa che è gemellata con il Liceo scientifico “Fermi” di San Cipriano d’Aversa. Dalla ANBSC, Agenzia Nazionale Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata, al Consorzio Agrorinasce di Casal di Principe, all’associazione onlus “Al di là dei sogni” di Cellole, all’associazione giovani avvocati di Calvizzano, all’associazione ambiente e/è vita di Giugliano in Campania e all’associazione Musicartemedia di Napoli. Nello specifico il progetto, che si articolerà da marzo a luglio, prevede 100 ore di attività di cui 80 ore in presenza di tutor individuati dai soggetti sopra elencati, vuole favorire l’adozione concreta da parte dei giovani, di stili di vita e comportamenti ispirati ai principi della legalità e della convivenza civile, dei diritti umani e dell’ambiente nel rispetto delle leggi della Costituzione. La sfida che il mondo della scuola ha lanciato in terra di camorra sta nella volontà di affermare e divulgare la coscienza individuale e collettiva contro i meccanismi e le modalità espresse dalla criminalità organizzata, ma anche promuovere un nuovo impegno volto a facilitare i processi di sensibilizzazione del complesso tema dell’uso, simbolico ed effettivo, dei patrimoni recuperati alla camorra. “L’argomento è più che mai attuale – ha spiegato il sindaco Sorvillo motivando il sostegno dell’amministrazione comunale - considerato il fatto che il plesso scolastico di via Calvi, che ospita il nuovo ITCT “Galilei”, è sorto proprio su un terreno un tempo appartenuto alla camorra e confiscato dallo Stato che lo ha riutilizzato nel migliore dei modi possibili. Come Istituzione faremo svolgere agli studenti un attività guidata sul regolamento e sulle tematiche proprie dell’organizzazione del Comune con partecipazione a qualche seduta di Consiglio Comunale”. Ha Sorvillo ha replicato la preside dell’ITCT Donatella Mascagna che, con il solito entusiasmo, ha voluto sottolineare l’importanza dell’iniziativa. “Si tratta di un progetto articolato che vede la partecipazione di una serie di partner molto importanti come l’agenzia nazionale per i beni confiscati. Ora più che mai - ha spiegato - in considerazione della ubicazione della a nostra scuola, è utile per i ragazzi capire il fenomeno della confisca ma anche venire a conoscenza delle procedure giuridiche per chiedere l’assegnazione dei questi beni. Pensare ad un riutilizzo sostenibile di quanto è stato espropriato che possa essere di ritorno al territorio, può rappresentare anche un’opportunità di sbocco imprenditoriale per i ragazzi”.
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