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Uno strano incontro !

Nuovo appuntamento con la rubrica di Peppe Marchione
5/11/2011 17:3

L'Alieno - Qualche tempo fa mi capitò di conoscere un anziano signore di non so quale paese, non molto distante dal mio. Quando seppe che ero di Sparanise mi disse, “Ci sono stato tanti anni fa. Era un paese piuttosto vivace e ricco di potenzialità. Mi ricordo che si trovava poco distante dall’Appia. Immagino che si sia sviluppato in quella direzione, perché era vantaggioso per il commercio e l’industria.”
“Non del tutto … cioè, non ancora. Ma ci stiamo lavorando”. “E se non ricordo male anche l’altra statale, la Casilina era piuttosto vicina … “. “Sì” faccio io, pronto, “4-5 chilometri”. “Anche questo è un bel vantaggio, sa. E la ferrovia passava a ridosso dell’abitato. Altra comodità. Insomma, era ben collegato; chissà quanti istituti scolastici saranno sorti nel frattempo. Vero?” “In verità ce n’è uno solo, l’istituto tecnico” ho dovuto ammettere. “E l’agricoltura, come va? Mi ricordo che si coltivava il famoso peperone Sparanise”. “Non esiste più” balbetto. Ma lui ritorna alla carica. “E l’industria? Che mi dice? C’era un grande complesso industriale, la Pozzi”. “Già, c’era” riesco a dire. “E adesso che c’è?” mi fa, speranzoso. “Alcune piccole industrie e, soprattutto, una grande centrale termoelettrica”. Rispondo, cercando di darmi un tono. “Ah! Caspita! Spero che non inquini molto. Ma di sicuro avrà dato lavoro a tanti suoi concittadini”. Ormai annaspo. “Beh, non a tanti ..” “Però avrete ricevuto un ottimo ristoro economico, immagino” “Non saprei dirle, ma di soldi ne sono arrivati”. “E che cosa ne avete fatto? Sa cosa avrei fatto io? Avrei dato vita ad un progetto per trasformare Sparanise nel paese più verde della provincia: giardini pubblici, fontane, spazi per far giocare i bambini. E poi … avrei fato un rimboschimento delle vostre colline, che sono state sempre un po’ brulle…” “In effetti, sarebbe stato magnifico” commento con un filo di voce. “Ah! Ora che mi ricordo, anni fa (forse 20) lessi che stavate realizzando degli impianti sportivi nella zona di nuova espansione dell’abitato. Si prevedeva anche una grande piscina. Il nuoto fa molto bene ai giovani. Siete fortunati.” “Non tanto … i lavori si sono interrotti anni fa e … insomma … la piscina non è stata ultimata” “Perbacco!” sbotta “Ma almeno sarete riusciti a conservare il centro storico. Ancora mi ricordo di alcuni deliziosi vicoli e di antichi palazzi. Mi dica che è rimasto qualcosa”. Ingoio a fatica la poca saliva che mi è rimasta, perché ho la gola secca (strano! Ha parlato sempre lui),“purtroppo non è rimasto quasi niente”. Il vecchio signore mi guarda con aria sconsolata e delusa. “Insomma, o voi sparanisani siete davvero sfortunati, oppure …” “… Oppure siamo davvero incapaci” concludo, chinando il capo per non vedere la sua espressione.
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