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Come avevo scritto lo scorso 1 febbraio: l’aeroporto di Grazzanise non si farà

Post di Zinzi su Facebook: "Non c'è volontà di realizzarlo"
15/2/2012 20:15

Sparanise, di Ilario Capanna – Come avevo abbondantemente anticipato lo scorso 1 febbraio, l’aeroporto di Grazzanise, nonostante le ripetute sirene, gli incontri ed i tavoli di discussione, non si farà. Non si farà perché la Regione Campania retta dal Governatore napoletano Stefano Caldoro semplicemente non vuole realizzare quello che, oggettivamente, è il progetto più importante della storia economica della Provincia di Caserta. Manca la volontà politica e poiché credo che i rappresentati di Terra di Lavoro non abbiano granché voce in capitolo nelle stanze del potere, tanto a Roma quanto a Napoli, come del resto i fatti hanno ampiamente dimostrato, il progetto Grazzanise resterà intrappolato nel libro dei sogni alla voce opportunità sprecate. Ne è dimostrazione anche l’ultimo post sul profilo facebook del presidente della Provincia di Caserta Domenico Zinzi che di seguito riporto integralmente. “Purtroppo, - scrive Zinzi - dopo il poco edificante spettacolo inscenato nel Consiglio Regionale della Campania, ormai è chiaro: non c'è la volontà di realizzare l'aeroporto di Grazzanise. Tuttavia, bisogna andare avanti ed insistere per far sì che nasca quella che è un'opera strategica per l'intero Mezzogiorno”. Da politico navigato qual è, risulta evidente che per quanto la rassegnazione sia quasi palpabile, Zinzi deve necessariamente lasciare aperto uno spiraglio, l’ultimo che gli è consentito: quello della speranza…. Allora alla luce dei fatti e delle dinamiche che li hanno regolati, senza voler cadere nella più facile delle retoriche, viene spontaneo chiedersi: ma se si fosse trattato di scaricare tutta la mondezza dei napoletani, (cosa che tra l’altro è avvenuta regolarmente a suon di ordinanze per più di tre lustri) Caldoro avrebbe agito allo stesso modo ? Io credo di no. Ma del resto chi gliene può fare una colpa? Caldoro, anche se è nato a Campobasso è napoletano, e come tale si comporta. Certo, ci sarebbe tutto un discorso da fare sul fatto che il Governatore della Regione dovrebbe garantire allo stesso modo i cittadini di tutte le province; ma anche questo rimane un esercizio di pura retorica. Nella sostanza dei fatti è cosa nota il contrario, perché il campanilismo, ma ancor di più le logiche elettorali, sono da sempre la base di partenza di qualsiasi progetto e quindi il volano sul quale appoggiare le campagne elettorali, i voti e le conseguenti elezioni. Capodichino (nella foto a sinistra) è una realtà consolidata del sistema aeroportuale nazionale e rappresenta un’importante fetta del businnes della città, e badate bene: non una città qualsiasi ma la terza metropoli d’Italia, patria indiscussa delle più grandi e drammatiche contraddizioni. Inoltre, è distante poco più di 200 km da Roma, capitale d’Italia, dove si trova il più grande hub dell’Europa mediterranea: l’aeroporto intercontinentale di Fiumicino. Chiunque abbia una minima cognizione degli argomenti in questione sa che fino a quando un aereo non si schianterà sulla collina di Capodimonte e causerà un disastro che costerà la vita a centinaia di persone, Capodichino, nonostante la prossima saturazione, continuerà ad essere quello che è. Del resto, e questa è notizia nota a tutti, siamo pur sempre il Paese della Concordia, quella della Costa però…
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