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Elezioni amministrative: per il momento 6 liste e poche certezze

Il voto frammentato favorirà le aggregazioni più solide
1/2/2014 18:27

Sparanise, IC – Mancano meno di 4 mesi alle elezioni amministrative che, a meno di stravolgimenti dell’ultim’ora, si dovrebbero tenere il 25 e 26 maggio, in una sorta di election day con le Europee.
Fino ad oggi si sono lette tante notizie, più o meno attendibili, che hanno senza dubbio contribuito a rendere la situazione ancora più caotica di come in realtà sarà tra qualche settimana, il che la dice lunga sul clima infuocato che gli sparanisani si preparano a vivere da marzo in poi. Allora, per sgomberare il campo dai traccianti spesso sparati ad arte nel tentativo di confondere gli avversari, provo umilmente a dare una versione ad esclusivo uso e consumo degli elettori-lettori di comunedisparanise.com Partiamo dalle novità: la prima riguarda la composizione delle liste. Sparanise, che ha all’incirca 6000 elettori, vota con il sistema maggioritario. Non sono previsti apparentamenti e coalizioni: la lista che prende più voti vince. La prima novità riguarda il numero dei candidati alla carica di consigliere. Non più 16, come è avvenuto ad esempio nel 2009, ma solo 10 candidati. La seconda novità riguarda l’introduzione delle quote di lista. Significa che dei 10 candidati consiglieri almeno 3 devono essere obbligatoriamente espressione dell’altro genere. La terza novità riguarda l’introduzione della doppia preferenza di genere, che consente all’elettore di esprimere due preferenze anziché una sola, purché riguardanti candidati di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda preferenza. Per effetto delle novità il nuovo consiglio comunale sarà composto da 10 consiglieri cosi ripartiti: 7 andranno alla maggioranza, 3 alla minoranza. Novità anche nella composizione della giunta municipale non sarà più composta di 6 assessori ma da 4. Ciò detto, emerge chiaramente che la composizione delle liste risulta essere decisamente più complessa per due ordini di motivi. Il primo riguarda la ricerca di almeno 3 candidate che abbiano un discreto numero di voti, la qual cosa non è del tutto semplice per la nota condizione di auto marginalità nella quale si sono storicamente collocate le donne sparanisane in rapporto alla politica attiva. Il secondo motivo, più squisitamente tattico, sta tutto nella “degenerazione” dell’introduzione della doppia preferenza di genere. Una candidata, ma può valere anche nel caso in cui la situazione sia ribaltata, nonostante uno scarso peso elettorale, con gli apparentamenti può arrivare a moltiplicare fino a sette volte i propri voti di preferenza. Basta un minimo di scaltrezza o se volete di furbizia, ed il gioco e fatto. Del resto basta guardare i risultati delle amministrative nei comuni casertani dello scorso anno dove le candidate hanno fatto man bassa di preferenze, monopolizzando i primi posti utili all’elezione e di conseguenza nelle giunte. Parliamo adesso delle probabili liste e dei potenziali pretendenti alla carica di sindaco. Personalmente ne conto già 6. Sono tante ma le modifiche della legge elettorale di cui sopra, soprattutto in virtù dell’abbassamento da 16 a 10 candidati, ne facilitano la composizione. Partiamo dai dati certi e cioè dalla lista espressione dell’attuale amministrazione. Il candidato sindaco è Mariano Sorvillo che, come è giusto che sia, da uscente si ripresenta al vaglio degli elettori a capo di una lista civica, si dovrebbe chiamare Sparanise Democratica che, diversamente dalle balle che si leggono in questi giorni, è l’espressione di un gruppo compatto e coeso, e che per 8/10 sarà composta da consiglieri dell’attuale maggioranza. La lista che è espressione di un blocco politicamente legato alla tradizione di centro-sinistra, rispetto alle altre compagini parte con un vantaggio innegabile che le deriva, in primis, dall’aver amministrato la cittadina calena negli ultimi 5 anni e, in secondo luogo, per essere espressione di una partito, il PD, che con Matteo Renzi, di cui Sorvillo è un estimatore della primissima ora, risulta essere in forte ascesa. Un’altra certezza è rappresentata dalla candidatura a sindaco di Antonio Merola, attuale consigliere di minoranza e già tre volte primo cittadino di Sparanise. Diversamente dalle balle spaziali circolate in questi giorni, gli unici accordi elettorali già stretti dal chirurgo sono quelli con l’avvocato Luigi Marchione, che alle passate amministrative mise in piedi una lista che ebbe un risultato decisamente al di sotto delle sue aspettative, e con il consigliere Franco Mandara, ex “meroliano” di ferro tornato alla base di partenza, che però nella passata tornata elettorale gli preferì una lista avversa. Merola, che probabilmente correrà con la lista civica denominata “Insieme per Sparanise”, potrà contare sul suo notevole bacino di voti personali, che politicamente sono radicati nell’elettorato di centro-destra, e punterà molto su una campagna elettorale ad impatto. Del resto chi lo conosce bene sa che ci sono pochissimi altri capaci di arringare la piazza come fa lui in occasione dei comizi elettorali, ed è perciò facile prevedere che queste doti comunicative saranno sfruttate al massimo. Sempre sul versante centro-destra c’è un’altra lista, anche se al momento appare più come un cantiere civico in allestimento, che sicuramente si presenterà al vaglio degli elettori. Si tratta della squadra che sta mettendo in piedi il consigliere regionale Angelo Consoli. In questa fase pre-elettorale verranno fatti tanti nomi, tutti ad uso e consumo della stampa e dei luoghi di aggregazione. Come papabile sindaco si faranno i nomi di Lucia Ranucci, stimato funzionario della Regione Campania, è stata l’unico primo cittadino in gonnella all’ombra della Beatrice, (nei primi anni 90 ndr) ma gli sparanisani la ricordano anche per essere stata il sindaco che firmò il dissesto finanziario; dell’attuale consigliere di minoranza Anna Fucile (che però si è più volte professata come donna di sinistra); del consigliere di opposizione Vitaliano Ferrara; del commercialista Salvatore Fattore (già presidente del consiglio comunale ndr). Tutti tentativi che, apparentemente, sembrano esprimere la volontà di un ricompattamento del centro-destra (rigorosamente senza Merola però…), ma che in realtà saranno finalizzati, (e la manovra tattica non è sfuggita a qualche appassionato di “politica antropologica”) a tenere coperto il jolly che ha in mente il politico di Francolise: piazzare la figlia Lea sulla poltrona più alta del potere amministrativo e garantire per sé stesso un sostegno elettorale per le prossime elezioni regionali. La cosa assume una particolare valenza storica, del resto stavolta si tratterrebbe di stipulare e mantenere un patto con sua figlia e non con estranei. La quarta lista certa è quella espressione del Movimento 5 Stelle. A meno di stravolgimenti dell’ultim’ora, i grillini sparanisani dovrebbero mettere in piedi una lista con a capo il leader del meet up locale Fabio Monfreda. Alle ultime elezioni politiche, rispecchiando un dato nazionale, il Movimento 5 Stelle, che non aveva ancora un radicamento locale come quello che ha oggi, con quasi 1000 voti sia alla Camera che al Senato, totalizzò un risultato di tutto rispetto. Se si dovesse presentare con il simbolo M5S, oltre ad i voti “civici”, potrebbe anche calamitare consenso di natura più strettamente politica. Dalle liste certe passiamo a quelle probabili. Ce ne sarebbero, ma qui il condizionale è veramente d’obbligo, già due in piedi. Una sembra essere quella che avrebbe come candidato sindaco il consigliere di minoranza Salavatore Piccolo. Quest’ultimo, cacciato dalla maggioranza di centro-sinistra guidata da Sorvillo, a quanto si dice in giro, sembra non godere di un indice di gradimento particolarmente alto sia sul versante di stretta osservanza Meroliana che su quello coordinato da Consoli. Non trovando porti disposti a farlo attraccare, Piccolo potrebbe pensare di avventurarsi in una nuova traversata in solitario. Del resto non sarebbe la prima volta visto che nel 2005 l’avvocato si presentò agli elettori con la lista Rinascita Sparanisana e venne pure eletto consigliere. Infine, per gli effetti scaturiti da quanto sta accadendo su scala nazionale a causa della nuova legge elettorale, non è da escludere che Sinistra Ecologia e Libertà, da poco guidata a livello provinciale dal riardese sposato a Sparanise Gianni Cerchia, possa presentarsi con una propria lista politica e con lo stesso docente universitario candidato alla carica di sindaco. In definitiva, con 5 o 6 liste in campo è facilmente prevedibile una forte frammentazione del voto che porterà ad abbassare notevolmente l’asticella della vittoria. Dopo aver fatto un po’ di conti ho motivo di credere che la lista che riuscirà a superare 1800 voti avrà delle altissime probabilità di vincere le elezioni amministrative. Per tutti gli altri ci saranno solo 3 posti di “consolazione” come consigliere di minoranza, che andranno, gioco forza, solo ai candidati sindaco. Al netto delle balle messe in circolazione dai soliti cialtroni, al momento questa è la situazione. C’è da dire, comunque, che per quanto magmatica possa sembrare, presenta già un dato sufficientemente chiaro. La legge elettorale contribuirà in maniera determinante a ridimensionare fortemente, se non ad eliminare definitivamente, le ambizioni di molti…
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