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Ancora rifiuti sepolti: i Comitati civici dell’agro caleno vogliono risposte

La Finanza scopre e sequestra una discarica abusiva
11/2/2014 16:56

Sparanise, Salvatore Marteillo - Dopo la notizia del sequestro, predisposto dal Comando di Polizia Municipale di Sparanise, di alcuni capannoni all’interno dell’aera ex-Pozzi a causa del ritrovamento di materiali e sostanze inquinanti stoccati illegalmente, un altro sequestro sconcertante è avvenuto a Calvi Risorta: camion carichi di rifiuti speciali scaricavano, mischiandoli con la terra pulita, a ridosso di coltivazioni alimentari che finiscono quotidianamente sulle nostre tavole.
In relazione alla ex-Pozzi con il provvedimento trova un primo, seppur parziale e provvisorio, riscontro il lavoro che da mesi le comunità autorganizzate dell’Agro Caleno hanno portato avanti. In più occasioni, infatti, militanti ed attivisti della Rete Calena Beni Comuni prima e del Comitato per l’Agro Caleno: No centrale a biomasse poi, hanno segnalato, anche con l’ausilio di un’ampia documentazione corredata da fotografie e video, il grave stato di degrado che ha trasformato, nel corso degli anni, la ex-Pozzi in una terra di nessuno a disposizione di speculatori che l’hanno utilizzata come sversatoio a buon mercato. Come avvenuto con la Cava Fabbressa, tra Calvi Risorta e Sparanise, forze di polizia e magistratura hanno ignorato ciò che avveniva sotto gli occhi increduli degli abitanti del territorio tanto da far apparire i pochi provvedimenti intrapresi come mere operazioni di facciata che assumono il sapore di una ulteriore, inaccettabile, presa in giro. Finanche l’ultimo clamoroso sequestro di una mega-discarica abusiva nel territorio di Calvi Risorta non è avvenuto su iniziativa del sindaco o della locale stazione dei Carabinieri ma su intervento esterno della Guardia di Finanza. Intanto, - prosegue la nota del Comitato - con le elezioni alle porte, sono in molti i candidati che si riscoprono ambientalisti e fanno a gara nel rivendicare i “risultati” ottenuti. Tanto è accesa e accanita la competizione che, invece di spiegare responsabilmente e con chiarezza la situazione, di illustrare quali atti concreti si ha in animo di porre in essere, politici di ogni schieramento mettono in circolo notizie contraddittorie e parziali che non fanno altro che rimarcare la totale irresponsabilità che li contraddistingue, ingenerando confusione nel tentativo di raccogliere voti. Ancora una volta non si dimostrano all’altezza dei tempi e delle sfide che abbiamo davanti. Per queste ragioni siamo consapevoli della necessità stringente da parte delle comunità dell’Agro Caleno di agire direttamente per difendere il proprio territorio e la propria vita. Accettiamo il sostegno sincero di chiunque, anche dall’interno di partiti ed istituzioni, abbia a cuore il proprio territorio e le sorti di chi lo vive, ma respingiamo con decisione atti di bassa propaganda che sottovalutano le capacità critiche di un movimento popolare ampio e radicato come il nostro. La soluzione è, quindi, nelle nostre mani e nella capacità di autodeterminarci cominciando con l’isolare definitivamente coloro che notoriamente usano la politica per accedere ai flussi di denaro pubblico necessari a tessere le reti clientelari che hanno fatto e fanno la fortuna di molti. Questa campagna elettorale non sarà l’ennesimo teatro dell’assurdo in cui ascolteremo passivi tutto ed il contrario di tutto.
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